Arriva una nuova presa di posizione dall'UpB (Ufficio Parlamentare di Bilancio) in merito al tema della riforma previdenziale ed alle salvaguardie allo studio con la legge di bilancio 2017. L'organismo ha prodotto due tavole tecniche, all'interno delle quali sono state raggruppate le diverse casistiche riguardanti i lavoratori che potranno beneficiare di una maggiore flessibilità previdenziale, andando così a rimuovere diversi vincoli e rigidità rispetto a quanto approvato con la Manovra Fornero. Stiamo parlando rispettivamente di:

  • lavoratori che potranno fruire dell'APE sociale;
  • lavoratori che hanno svolto attività usuranti;
  • esodati inseriti all'interno dell'ottava salvaguardia parlamentare;
  • pensionande dell'ultimo trimestre 1957/58, che potranno beneficiare dell'opzione donna;
  • giornalisti che fruiranno del rifinanziamento del pensionamento anticipato di vecchiaia per il quinquennio 2017-21.

L'UpB ha quindi sottolineato quali sono i vincoli ed i limiti in essere nel futuro utilizzo delle misure appena elencate.

Vediamo insieme di cosa si tratta nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Riforma pensioni, i limiti in essere sulle proposte di flessibilità previste all'interno della LdB 2017

Stante la situazione appena descritta, bisogna considerare che i provvedimenti di flessibilità restano comunque inquadrati da precisi vincoli. Abbiamo già visto come l'ultimo punto dedicato ai giornalisti riguardi il prossimo quinquennio, mentre le sperimentazioni legate all'APE sono da intendersi valide fino al 2018, quando il futuro Governo in carica ne verificherà una possibile proroga. Sulle salvaguardie per gli esodati e sulla pensione anticipata tramite l'istituto dell'opzione donna i legislatori si sono invece espressi in modo netto, spiegando che non vi saranno ulteriori azioni in tal senso.

Da notare le disposizioni per i precoci e le tutele per i lavori considerati come usuranti, che avranno invece carattere permanente.

Uscite flessibili, la considerazione generale in arrivo dall'UpB

Fatto il punto tecnico sulla situazione, l'Ufficio Parlamentare di Bilancio ha quindi concluso il proprio intervento rimarcando un aspetto politico della vicenda.

"Sinora le deroghe alla riforma Fornero sono state tutte veicolate da salvaguardie a frequenza annuale o infra-annuale", si legge nel commento di presentazione delle tavole tecniche. Nella pratica, le salvaguardie sono sempre state rivolte a quanto avvenuto in passato. "I nuovi canali di pensionamento provano a incorporare direttamente nelle regole del sistema pensionistico spazi di flessibilità per fattispecie ritenute meritevoli di attenzione anche per il futuro".

Si tratta quindi di un segno di discontinuità rispetto al passato visto che si supera la logica della sanatoria estemporanea, per aprire ad una flessibilità dei criteri di pensionamento che possa rispondere in modo maggiormente adeguato alle esigenze dei contribuenti. L'invito quindi è quello di valutare se i canali di pensionamento flessibile possano trovare valenza strutturale, così da distribuire "le risorse disponibili in base a più efficaci e trasparenti ordini di priorità".

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