La riforma scuola per il reclutamento docenti apre le porte delle assunzioni anche alla III fascia. La nuova classe docente potrà, quindi, beneficiare anche dei numerosi precari che hanno maturato 36 mesi di servizio ed iscritti nelle Graduatorie di III fascia. Per loro si apre un ponte d'oro con il nuovo concorso 2020 dove gli sarà consentito partecipare pure in difetto di abilitazione.

Riforma scuola, fase transitoria: i docenti in III fascia senza abilitazione nuovi protagonisti nel concorso 2020

Chi sta aspettando da anni una sistemazione definitiva lavorando da precario come docente nella Scuola potrà finalmente avere la sua occasione di conquistare l'agognato ruolo.

Non è un caso che la riforma scolastica in atto abbia pensato anche ai precari: il punto è che il passaggio verso il ruolo va conquistato con il concorso pubblico.

Questo è un aspetto che può non piacere ma l'accesso ai ruoli pubblici è previsto dalla Costituzione attraverso il concorso pubblico e sembra che le riforme scolastiche si stiano conformando ai principi costituzionali una volta tanto. Si è pensato, così, di riservare dei posti nella nuova scuola anche a chi da anni lavora come docente pure in difetto di abilitazione.

Chi è iscritto in III fascia potrà, dunque, partecipare al nuovo concorso scuola 2020 anche se sprovvisto di abilitazione, purchè abbia maturato 36 mesi di servizio nelle Istituzioni scolastiche anche svolti in maniera non continuativa.

Lo prevede l'attuale fase transitoria della Riforma scolastica, che, nel fantomatico tentativo di addolcire la pillola del concorso offre anche un bonus ai precari che decideranno di partecipare: dovranno svolgere solo una prova scritta invece di due.

Reclutamento docenti: il nuovo concorso 2020 prevede per i precari di III fascia una sola prova scritta

Il testo della Riforma scolastica offre un bonus presenza ai docenti precari che tenteranno la sorte cercando di conquistare con determinazione il ruolo nella scuola pubblica. Se chi è III fascia ha ancora dubbi se partecipare o meno al nuovo concorso scuola 2020 forse, la disposizione relativa alle prove concorsuali, potrà costituire un punto chiave per orientare la loro decisione finale.

II nuovo testo della Riforma scolastica prevede non solo posti riservati ai docenti sprovvisti di abilitazione purchè in possesso di 36 mesi di servizio prestato anche in maniera non continuativa, ma altresì la possibilità di sostenere un'unica prova scritta invece di due. Svolta la prima prova, prettamente disciplinare, i nuovi protagonisti del mondo scuola non dovranno, così, cimentarsi con la prova relativa alla metodologia, sulla tecnologia e di stampo psico-pedagogico. Basterà questo a convincerli a partecipare?