Nella puntata del 17 gennaio della trasmissione di La7 "DiMartedì" condotta da Giovanni Floris, è intervenuta Elsa Fornero, docente di economia politica presso l'Ateneo di Torino ed ex Ministro del Lavoro durante il Governo Monti. Ecco che cosa ha detto.

"Io sono sempre stata favorevole alla flessibilità pensionistica, l'ho anche scritto in diversi miei lavoro. Ma la flessibilità si deve accompagnare al fatto che il suo costo non ricada su altri: non è possibile che una persona si avvantaggi andando in pensione prima, ma poi il costo ricade su un altro che ovviamente non è d'accordo.

Inoltre essa deve tenere conto della diversità dei lavori: si deve tenere conto che ci sono dei lavori particolarmente gravosi. Inoltre le persone possono avere diverse condizioni di lavoro fra loro: esistono persone che desiderano di andare in pensione prima, altre di andarci dopo. Torniamo al contributivo, cioè alla pensione che è maturata in base ai contributi versati e che lascia alle persone la possibilità di scegliere l'età di pensionamento".

'Si arrampicano sugli specchi ma poi tengono la riforma facendo finta di cambiarla'

Sul fatto che alcuni pensionati siano costretti a restituire ad INPS parte degli assegni, la Fornero ha detto: "Richiedere la restituzione di soldi è sempre brutto, perché una persona non sta a vedere il motivo per il quale essi sono stati inseriti nella pensione.

Se si tratta di piccole cifre forse INPS farebbe meglio a mandare una lettera e dire che farà magari un conguaglio più avanti. Ma se l'economia del paese non cresce è un male per tutti. La non crescita è una tragedia, perché solo con essa si possono sostituire le persone che vanno in pensione con altri".

Cosa pensa dell'anticipazione dell'età pensionabile (APE)?

"Non è un'idea malsana, ma credo che sia un qualcosa che non avrà molto successo. Perché io credo che le persone sono in grado di valutare le scelte economiche di base e penso che di fronte alla scelta di fare un prestito per anticipare la propria pensione o di percepire un assegno più basso, io credo che molte persone diranno di no".

Cosa pensa delle varie novità pensionistiche, spesso usando sigle e acronimi? "A me sembra che tutte queste misure che hanno degli acronimi fantasiosi, siano un modo per arrampicarsi sugli specchi per tenere la riforma tanto vituperata e far finta di cambiarla. Diciamo la verità. Quando il calcolo della pensione sarà totalmente contributivo la flessibilità è prevista: dobbiamo mettere un tetto minimo per evitare che qualcuno vada un pensione troppo presto, avendo così un assegno troppo basso e quando avrà 80 anni poi vada a chiedere aiuto agli altri perché non ce la fa: ci vuole un contemperamento fra flessibilità e la non necessità di intervenire in seguito. Il prerequisito per un sistema pensionistico che funziona non sono le promesse politiche, ma il fatto che ci sia lavoro ed è su questo che vanno concentrati gli sforzi sul piano nazionale ed europeo."

'Reversibilità su pensione dei parlamentari è scandalosa. Tassa su ricchezza è progressista'

Un pensione sulle Pensioni dei parlamentari?

"Il nostro Governo riuscì a imporre il calcolo contributivo, dal 1° gennaio 2012, anche per la Camera e il Senato. Ma questi sono regolamenti interni alle due Camere, sui quali occorre che i due presidenti delle assemblee prendano l'iniziativa. Anche il tema delle reversibilità delle pensioni dei parlamentari è scandaloso, e lo dice una che non è populista."

Crede sia possibile un abbassamento delle tasse in Italia nel prossimo futuro? "Per quest'anno è molto difficile che le tasse possano scendere. Al momento c'è bisogno di scongiurare l'aumento dell'IVA dal 22 al 24%,che il nostro paese non potrebbe sopportare: si tratta di una misura pari a 19 miliardi. Ricordo infine che il nostro Governo Monti introdusse una Tassa sulla ricchezza: si può discutere se sia la forma giusta, ma questa è ciò che distingue un pensiero progressista da un pensiero che fa finta di essere progressista e non lo è."