"Dopo anni in cui i requisiti erano stati inaspriti e al termine di una crisi molto profonda per l'economia italiana, è presumibile ci sarà una fortissima pressione per poter utilizzare i margini di flessibilità che la legge oggi consente in un modo altamente selettivo", con queste dichiarazioni il Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri ha annunciato il via libera alle buste arancioni per i potenziali beneficiari dell'anticipo pensionistico, la nuova misura introdotta dalla nuova Legge di Bilancio.

Buste arancioni per circa 300 mila beneficiari dell'Ape

La misura è riservata solo ad una particolare categoria di soggetti ma stando a quanto affermato dallo stesso Boeri 285 mila lavoratori riceveranno la busta arancione con le modalità e i requisiti di accesso alla pensione dando anche la possibilità ai soggetti interessati di poter effettuare il calcolo sull'assegno previdenziale che si andrà a percepire.

Circa 150 mila saranno i destinatari delle buste arancioni mentre altri 135 mila in possesso già del Pin per accedere ai servizi Inps riceveranno un e-mail.

Le polemiche dei sindacati

L'economista milanese, a margine della conferenza "Tuttopensioni 2017", svoltasi a Milano avrebbe poi ricordato i beneficiari che riceveranno gli avvisi dall'Inps. Si tratta dei lavoratori che hanno raggiunto almeno 63 anni di età anagrafica e 20 anni di versamenti contributivi. Da qui sono scaturite numerose polemiche da parte delle parti sociali. Maurizio Petriccioli, segretario generale della Cisl, infatti, avrebbe dichiarato che l'invio delle buste arancioni poteva rivelarsi un passo importante solo se l'Ape fosse stato esteso ad una platea più ampia di beneficiari e non solo limitata ad una particolare categoria.

Giudizi negativi arrivano anche da parte della Uil: il segretario confederale Domenico Proietti, è intervenuto considerando false le affermazioni di Boeri e accusandolo di non aver tenuto conto delle reali esigenze dei pensionati italiani. E non sono mancate le dichiarazioni del segretario della Cgil Roberto Ghiselli: "le dichiarazioni di Boeri sulle misure pensionistiche contenute nella Legge di Bilancio sono sconcertanti", ha detto.