Torniamo ad aggiornare i lettori in merito alle ultime novità riguardanti il comparto previdenziale con una nuova intervista ad Orietta Armiliato, co-fondatrice del Comitato Opzione Donna Social.

Partiamo dai recenti emendamenti proposti sulla Proroga Opzione Donna: nella bacheca del Comitato ha evidenziato il rischio che simili aspettative possano venire disattese. Può spiegare ai lettori qual è il suo punto di vista?

Purtroppo non tutti conoscono i vari strumenti che si possono mettere in campo in ambito parlamentare e quindi molti non sanno distinguere un ordine del giorno da una mozione o una proposta di legge da una legge vera e propria e questa carenza di conoscenza può generare danni, specie se enfatizzata e non spiegata da chi conduce Gruppi di lotta.

Nella fattispecie gli emendamenti per una Proroga di Opzione Donna, noi che gestiamo gruppi e siamo più addentro a determinati ambiti, sappiamo essere funzionali solo ad accendere non un riflettore ma un lumino (e magari farsi un po' di propaganda o invogliare l'elettorato a guardare a questo o quell'altro partito) sul tema, ma sicuramente non sono atti a risolvere laddove il Governo ha manifestato chiaramente la mancanza di possibilità o volontà che dir si voglia di prorogare la misura OD per il futuro.

Riguardo invece le ultime dichiarazioni rilasciate dall’On Giacobbe in merito alla necessità di costruire delle tutele maggiori per le donne, quali sono le aspettative del Comitato OD Social?

Che lo si faccia, presto...subito!

Sono troppi i divari con le altre nazioni in ambito previdenziale femminile e troppi anni che se ne parla senza nulla fare. La Commissione Lavoro alla Camera ha portato avanti queste istanze in maniera concreta da un punto di vista dell'analisi atte a comporre il quadro, ora i contorni tracciati devono essere necessariamente riempiti.

Infine, per quanto concerne la possibile diffida per l’utilizzo del cumulo in favore di OD ed esodati, l’attenzione sembra concentrata verso le prossime novità in arrivo dal Governo. In che modo potrebbero influire sulla vicenda?

Nel mondo ideale ci si aspetterebbe una soluzione tramite il cd Milleproroghe, ma purtroppo così non sarà.

Gioco forza ci si dovrà rivolgere alla magistratura, anche se dispiace molto dover rilevare che sempre più spesso sono i giudici a dover dirimere le vicende di questo tipo.

Ringraziamo Orietta Armiliato per la gentile disponibilità, ricordando ai lettori la possibilità di condividere un commento sul sito in merito ai contenuti dell'intervista. Se invece desiderate ricevere i prossimi articoli di aggiornamento sulle pensioni vi suggeriamo di utilizzare la comoda funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo.