Pensioni future da fame per molte categorie di lavoratori italiani, in particolar modo per i liberi professionisti. La causa è della poca remuneratività del sistema pensionistico contributivo al quale anche le varie Casse di nuova generazione, si stanno uniformando. L'ultimo allarme è arrivato dal Centro Studi Itinerari Previdenziali che ha fotografato la situazioni di alcune categorie di lavoratori autonomi che fanno riferimento alla cosiddetta "Cassa 103", ovvero il sistema previdenziale nato dopo la riforma delle pensioni di Dini con il decreto del 10 febbraio 1996.

Pensioni liberi professionisti 2017: ecco le previsioni

Versano i contributi per la pensione alle Casse della Legge 103 i biologi, gli psicologi, gli agronomi e i forestali, i geologi, gli attuari e i chimici, gli infermieri, i periti industriali. La pensione erogata dalle Casse 103 è mediamente di 2.224,60 euro all'anno, il 2,2 per cento in meno del 2014: in ogni modo, si tratta di pensioni da fame, di duecento euro al mese. Un tetto che va molto al di sotto della pensione sociale. La situazione migliora, non di molto, per i liberi professionisti che abbiano vari decenni di versamenti contributivi. Secondo i calcoli e le simulazioni effettuate dal Centro Studi Istituti Previdenziali, un libero professionista che abbia versato contributi per trent'anni, con un reddito medio che si attesta sui ventimila euro e un reddito dell'ultimo anno di attività di trentuno mila euro, andrà in pensione, con il sistema contributivo, con diecimila euro annuali.

Pensioni, tasso di sostituzione e Gestione separata Inps 2017

Il tasso di sostituzione, cioè il rapporto tra la pensione che il contribuente percepirà e l'ultima mensilità derivante dall'attività lavorativa, si attesta quindi sul 32 per cento, molto al di sotto della metà della percentuale di un lavoro da dipendente. La pensione annuale aumenta fino al doppio se il professionista, anziché versare alle Casse della legge 103, dovesse versare alla Gestione separata dell'Inps: è però da precisare che le percentuali contributive annuali sono ben al di sopra rispetto alle Casse 103 (con la legge di Bilancio, nel 2017 si verserà il 25 per cento).