"Le nostre richieste sono state accettate solo in una piccolissima parte. Solo per alcune categorie che per la verità dovevano già godere di questo beneficio perché in gravi difficoltà. Ma per il rimanente di noi rimane solo la Legge Fornero". E' la particolare richiesta della delegazione dei lavoratori precoci avanzate verso un Governo che sembra disattento alle esigenze altrui.

I precoci avanzano la loro richiesta

Ed in modo particolare la loro richiesta è arrivata al consulente dell'esecutivo Marco Leonardi che adesso sarà chiamato a rispondere alla maggioranza dei lavoratori rimasti esclusi dalle norme contenute nella nuova Legge di Bilancio.

Una delle novità di quest'anno, infatti, riguarda l'introduzione del meccanismo di Quota 41 che darebbe la possibilità di lasciare anticipatamente il lavoro dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni.

Una misura che si è dimostrata insufficiente visto che, il beneficio sarebbe concesso solo ad una piccola parte di lavoratori ovvero, coloro che durante la loro vita lavorativa hanno assistito familiari con disabilità grave, i lavoratori rimasti privi di occupazione che hanno esaurito l'intera durata degli ammortizzatori sociali e i cosiddetti lavoratori usuranti che svolgono mansioni prevalentemente faticose e gravose. Si tratta soltanto di una minoranza di lavoratori che potranno accedere al pensionamento mentre la maggioranza rimarrebbe esclusa.

I precoci: 'favorire il ricambio generazionale'

E' questo il motivo che induce la delegazione a chiedere nuovi interventi in favore della Quota 41, argomento che sarà al centro dei dibattiti durante questo 2017. La richiesta di pensionamento anticipato mira anche al cosiddetto ricambio generazionale nelle aziende e, quindi, dare la possibilità ai giovani di trovare un lavoro.

Altro argomento di fondamentale importanza rimasto nel dimenticatoio.

Intanto, anche da parte degli esodati arriva una richiesta al fine di estendere il cumulo gratuito dei versamenti contributivi anche a coloro che usufruiscono dell'ottava misura di salvaguardia.