Il Governo Gentiloni sta tuttora lavorando sui decreti attuativi che dovrebbero essere pronti entro il 2 marzo, ovvero entro 60 giorni dall'entrata in vigore della Legge di Stabilità 2017. Molte indiscrezioni hanno lasciato trasparire che il decreto attuativo su Ape e Quota 41 per i lavoratori precoci dovrebbero essere pronti entro la metà di febbraio ma come già tanti sanno abbracceranno solo una categoria di lavoratori.

I requisiti per beneficiare della Quota 41

E' questo che delude le aspettative della maggioranza dei lavoratori soprattutto coloro che hanno iniziato a lavorare sin da giovani che ormai da anni sono alle prese con le vecche norme pensionistiche.

La novità contenuta nella Legge di Bilancio, infatti, consisterebbe nella possibilità di pensionamento anticipato limitatamente ad una categoria di soggetti considerati "più svantaggiati". Si tratta dei lavoratori che hanno perso il lavoro a seguito di licenziamenti e che hanno esaurito l'intera durata degli ammortizzatori sociali da almeno tre mesi, di coloro che nell'arco della loro vita lavorativa hanno assistito per almeno sei mesi familiari con disabilità grave e dei cosiddetti lavoratori usuranti e gravosi che per almeno 6 anni hanno svolto mansioni prevalentemente faticose.

Questa categoria di lavoratori dovrà maturare almeno 63 anni di età accompagnati da almeno 30 anni di versamenti contributivi.

Per i lavoratori usuranti, invece, occorreranno 36 anni di contributi. Rimane fondamentale ricordare che, per accedere al beneficio i lavoratori interessati dovranno dimostrare di aver iniziato la loro attività lavorativa almeno 12 mesi prima del compimento del 19 esimo anno di età.

Quota 41 a partire da maggio

Di certo la misura a favore dei lavoratori precoci diventerà operativa a partire dal primo maggio 2017 ma non è escluso che il Governo darà maggiori chiarimenti con i decreti attuativi previsti per metà febbraio e che il meccanismo di Quota 41 sarà sicuramente oggetto di aperti dibattiti durante l'anno anche al fine di favorire il ricambio generazionale nelle aziende.