La cancellazione delle penalizzazioni sulla pensione anticipata previste dalla legge Monti-Fornero, è tra le più importanti misure previste nella riforma Pensioni targata Renzi-Poletti inclusa nella legge di Bilancio 2017 in fase di attuazione, mentre il Governo Gentiloni pensa a dai micro-aggiustamenti con nuovi provvedimenti per l'ampliamento della platea dei beneficiari dell'Ape social e con l'estensione del cumulo gratuito anche alle lavoratrici che intendono chiedere l'uscita dal lavoro anticipata con la soluzione sperimentale Opzione donna.

Pensioni, via alle penalizzazioni sulla pensione anticipata

Vediamo come funzionavano prima le penalità previste dalla legge Fornero che adesso sono state definitivamente abolite. Se i lavoratori accedevano al trattamento previdenziale in anticipo a 60 anni subivano una riduzione di ogni anno mancante al raggiungimento dei 62 anni pari all'1%. Se invece i lavoratori andavano in pensione anticipata prima di aver compiuto i 60 anni subivano una riduzione del trattamento previdenziale pari al 2% per ciascun anno mancante al raggiungimento dei 60 anni di età e inoltre la riduzione per ogni anno mancato ai 62 pari anche in questo caso all'1%. L'esempio che viene riportato nella scheda informativa dal titolo "Abolizione Penalizzazioni" pubblicata sul sito dell'Inps i lavoratori che accedevano alla pensione anticipata a 58 anni avevano una riduzione del trattamento pensionistico pari al 6%; frutto della seguente somma: 1%+1%+2%+2% corrispondenti alle percentuali annuali di penalizzazione sulla pensione anticipata.

Riduzioni che erano permanenti.

Come funzionavano le penalità previste dalla legge Fornero

Le penalità non venivano applicate alle pensioni calcolate soltanto col sistema contributivo e agli esodati beneficiari della salvaguardia e, più in generale, ai lavoratori non riguardati dalla legge Monti-Fornero. Così fino al varo della legge di Bilancio 2017, dopo la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale tutto è stato cancellato.

A beneficiare del provvedimento che elimina le penalità proporzionate al numero di anni mancanti al raggiungimento del requisito anagrafico di 62 anni saranno i lavoratori che raggiungeranno il diritto al trattamento previdenziale anticipato dopo la data del 31 dicembre 2017. Con altre misure ad hoc erano già state eliminate le penalizzazioni per gli altri pensionati, come viene spiegato nella schede informativa pubblicata sul sito istituzionale dell'Inps.