Non c'è la tanto attesa Quota 41 per tutti senza penalizzazioni e paletti ma c'è comunque un nuovo beneficio per i lavoratori precoci nella riforma Pensioni targata Renzi-Poletti. Il beneficio per i lavoratori precoci è al comma 199 e seguenti dell'articolo 1, comma 199 Legge di Bilancio 2017 varata nelle scorse settimane alla Camera in fretta e in furia dopo le dimissioni dell'ex premier Matteo Renzi in seguito alla sconfitta elettorale al referendum del 4 dicembre scorso sulla riforma costituzionale che portava la firma dell'ex ministro Maria Elena Boschi oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Pensioni, beneficio lavoratori precoci in Legge di Bilancio 2017

Per i lavoratori precoci che hanno cominciato l'attività lavorativa prima di aver compiuto i 19 anni di età c'è la possibilità di accedere alla pensione anticipata con un'anzianità contributiva ridotta rispetto a quella prevista finora. Una misura, quella introdotta dal Governo Renzi, che in particolare è rivolta ai lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’Ago (Assicurazione Generale Obbligatoria" e alle sue forme sostitutive ed esclusive, che abbiano almeno un anno di contributi per attività lavorative svolte prima di aver compiuto i 19 anni e che si trovano, come viene spiegato nell'apposita scheda informativa pubblicata sul sito istituzionale dell'Inps, nelle condizioni seguenti:

  • Lavoratori dipendenti e autonomi che al momento dell'istanza per il pensionamento da almeno sei mesi assistono il marito, la moglie o un familiare di primo grado convivente in con un grave handicap.
  • Lavoratori dipendenti rimasti disoccupati per via di licenziamento anche collettivo, per risoluzione consensuale del contratto di lavoro, per dimissioni per giusta causa e che non percepiscono l'indennizzo di disoccupazione da almeno novanta giorni.
  • Lavoratori autonomi o dipendenti con una ridotta capacità lavorativa a causa di invalidità civile pari o superiore al 74%.
  • Infine il beneficio per consentire l'uscita "anticipata" dei lavoratori precoci a quelle persone che per almeno sei anni abbiano svolto continuativamente lavori usuranti.

Continua la battaglia per la Quota 41 per tutti i lavoratori precoci

In cosa consiste in particolare questo beneficio?

Le persone interessate a partire dal prossimo mese di maggio avranno l'opportunità di chiedere la pensione anticipata con 41 anni di anzianità contributiva, un requisito soggetto all'adeguamento alle speranza di vita. Il beneficio riguarda sia gli uomini che le donne. Per le lavoratrici si riduce di un anno e dieci mesi per i lavoratori e di soli dieci mesi per le lavoratrici.

Queste le novità per i lavoratori precoci introdotti nella riforma pensioni Renzi-Poletti, per tutte le informazioni è possibile consultare il sito web istituzionale dell'Inps, nel frattempo continua senza sosta sui social network la battaglia per la soluzione Quota 41 per tutti senza penalizzazioni.