Sull'Ape sociale e sulle pensioni anticipate con opzione donna potrebbero essere in arrivo dei nuovi micro correttivi: lo riporta il Sole 24 Ore, spiegando che i tecnici sarebbero al lavoro per cercare di migliorare i provvedimenti inseriti all'interno della LdB 2017. L'idea sarebbe quella di produrre un intervento nel breve periodo, in modo da sciogliere tutti quei nodi che non si sono potuti affrontare durante la verifica della Manovra in Senato, stante le vicende ben note legate a quanto accaduto nelle ultime settimane del 2016. Vediamo quindi assieme ai lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" le ultime novità in merito agli aggiustamenti più probabili sull'Ape Sociale e alle Pensioni anticipate tramite opzione donna.

Anticipo pensionistico (APE), possibile un allargamento della platea

Partiamo dall'APE sociale. La misura potrebbe allargarsi prima di tutto in favore dei lavoratori invalidi, con un abbassamento del requisito utile per l'accesso alle tutele. In particolare, il parametro dell'invalidità utile per beneficiare dell'anticipo tutelato potrebbe scendere al 60% dall'attuale 74%. Al fianco di questa iniziativa, un accesso ad hoc potrebbe essere prodotto anche per gli esuberi dell'Ilva di Taranto. Sull'APE si resta comunque in attesa dei decreti governativi e di quelli ministeriali, pertanto l'occasione potrebbe essere favorevole per una modifica dei requisiti di accesso.

Pensioni anticipate e opzione donna: si ragiona sull'estensione del cumulo gratuito?

Per quanto concerne le uscite anticipate tramite opzione donna, i tecnici sarebbero al lavoro sulla possibile estensione del cumulo gratuito al fine di raggiungere i requisiti utili per l'accesso al pensionamento anticipato. Si tratta di una misura d'equità di cui abbiamo parlato molto negli ultimi articoli pubblicati all'interno della nostra rubrica.

Ricordiamo che la norma attualmente non consente di ricorrere a tale possibilità, motivo per il quale il Comitato Opzione Donna Social sta preparando una diffida, alla quale potrebbero unirsi anche molti lavoratori esodati. Anch'essi sono infatti rimasti esclusi dalla possibilità di far valere il cumulo gratuito per poter beneficiare delle tutele previste all'interno dell'8va salvaguardia parlamentare.

Resta quindi da capire quali saranno i riscontri effettivi sulla vicenda, stante che le pratiche amministrative riguardo i decreti in arrivo dovrebbero comunque essere assolte entro la fine di gennaio.

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