Arrivano le lettere al domicilio di 25.000 disoccupati che rientreranno nell’avviso della sperimentazione dell’assegno di ricollocamento. Questo è il primo atto del Governo per l’avvio di quelle politiche attive sul lavoro che hanno prodotto la nascita della relativa Agenzia, l’ANPAL. Questo quanto scaturito dall’incontro del 7 febbraio tra Ministero del Lavoro, Regioni e l’ANPAL. La notizia riportata dal quotidiano “Il Sole24Ore” è ufficialmente confermata da una nota proveniente dal Ministero del Lavoro.

A chi arriverà la lettera?

Con un po’ di ritardo l’assegno di ricollocazione, ennesimo strumento destinato a disoccupati in cerca di lavoro, sta per diventare realtà.

L’esito del referendum che ha bocciato la riforma costituzionale, ha lasciato inalterate le autonomie degli enti locali in materia lavoro. Per questo, il via dell’assegno è dovuto passare per forza di cose dalla solita conferenza Stato-Regioni. L’ok unitario dei soggetti presenti alla conferenza produrrà l’avvio dell’assegno per 25.000 lavoratori. Un numero esiguo rispetto alla platea di possibili beneficiari che si assesta intorno al mezzo milione di individui, ma adesso era importante segnare il via allo strumento. La lettera che arriverà ai disoccupati che da oltre 4 mesi percepiscono la naspi, conterrà l’invito a registrarsi sul portale dell’ANPAL ed a presentare la domanda. Sull'istanza va indicato anche l’Ente che andrà ad occuparsi del ricollocamento lavorativo del richiedente.

Se la sperimentazione avrà esito positivo, l’operazione sarà ripetuta per altri disoccupati, con la speranza che si arrivi a rendere un giorno, la misura strutturale.

Il funzionamento in sintesi

L’assegno di ricollocazione non sarà erogato in contanti come un normale sussidio per disoccupati, perché la sua natura è rivolta maggiormente a far trovare lavoro al disoccupato piuttosto che erogare un sostegno reddituale.

Il pagamento avverrà in voucher e sarà speso presso l’Agenzia che si occuperà di ricollocare il lavoratore. Il pagamento però avverrà solo ad esito raggiunto e quindi l’Agenzia riceverà i soldi solo dopo aver effettivamente trovato l’occupazione al disoccupato che nel frattempo, se spettante, continuerà a percepire la Naspi.

L’importo sarà variabile in base ad un meccanismo di profilazione del disoccupato, cioè in base alla difficoltà a trovargli un nuovo posto di lavoro che spesso dipende dalle competenze del soggetto. Gli importi saranno tra i 250 ed i 5.000 euro proprio in base a questi parametri. Una volta richiesto ed ottenuto l’assegno, questo andrà speso entro 2 mesi presso l’Agenzia scelta dal lavoratore in sede di presentazione dell’istanza ad ANPAL. L’Agenzia percepirà l’intero assegno se il disoccupato sarà assunto a tempo indeterminato o con contratto da apprendista. Per contratti superiori a 6 mesi, ma a tempo indeterminato, l’Agenzia percepirà il 50% del voucher assegnato, mentre al sud, per assunzioni di durata inferiore a 6 mesi, l’assegno incassato sarà del 25%.

In pratica, un meccanismo che incentiva anche l’Agenzia a mettersi in opera per ricollocare davvero il disoccupato, perché nell’operazione, solo 106 euro come gestione pratica viene comunque erogato ad essa.