Sta per iniziare per 25 disoccupati la sperimentazione dell’assegno di ricollocazione. L’annuncio viene dal Ministero del Lavoro che ha definito, nel corso di un incontro con assessori regionali e Anpal (Agenzia nazionale politiche attive lavoro), le modalità di attivazione dello strumento che segna l’avvio, nel nostro paese, di concrete politiche attive sul lavoro, i cui effetti sul mercato del lavoro saranno puntualmente misurati.

Chi riceverà la lettera per l’assegno di disoccupazione

Secondo quanto definito nell’incontro tra ministero, assessori regionali e Anpal, la sperimentazione dell’ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE sarà avviata su un campione di circa 25 mila disoccupati ai quali verranno inviate lettere di invito ad attivare la procedura.

La scelta avverrà attraverso un’estrazione casuale tra tutti i potenziali destinatari, vale a dire disoccupati che percepiscono da almeno quattro mesi l’assegno di disoccupazione della naspi . Questi saranno avvisati dell’inserimento nel programma di politiche attive sul lavoro attraverso un sms, una mail o una lettera raccomandata.

Una volta ricevuta la lettera, i disoccupati selezionati avranno due mesi di tempo per attivare la procedura sul sito www.anpal.gov.it, acquisendo il diritto ad un assegno da utilizzare per attività di ricollocazione.

L’importo dell’assegno di disoccupazione e come funziona

L’importo dell’assegno di ricollocazione è variabile in base ad alcuni parametri stabiliti dalla delibera Anpal n.

9 del 28 novembre 2016 che prendono in considerazione il livello di occupabilità del disoccupato e la tipologia di contratto che sarà stipulata al termine del percorso:

  • Da 1.000 a 5.000 euro se sarà stipulato un contratto a tempo indeterminato;
  • Da 500 a 2.500 euro in caso stipula di un contratto a termine uguale o superiore a 6 mesi;
  • Da 250 a 1.250 euro, ma solo in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, per contratti a termine di durata da 3 a 6 mesi.

L’assegno può essere speso presso i centri per l’impiego e le agenzie accreditate a livello nazionale, a scelta del beneficiario.

Il modello su cui si basa il principio dell’assegno di ricollocazione prevede la partecipazione attiva dei disoccupati ad un programma di riqualificazione e di ricerca di nuova occupazione che avrà una durata di sei mesi, eventualmente rinnovabili per altri sei.

L’assegno sarà erogato direttamente dalla Regione al centro per l’impiego prescelto, ma solo nel caso in cui il percorso si concluda positivamente con la stipula di un nuovo contratto di lavoro per il disoccupato.