Il regime sperimentale di Opzione Donna, per la pensione anticipata delle lavoratrici, verso la proroga fino al 2018 col decreto legge Milleproroghe; mentre nell'ambito del confronto sulla riforma Pensioni restano in piedi le proposte per rendere la misura strutturale e non più sperimentale. Intanto, sembrano registrarsi significativi passi in avanti: il Governo Gentiloni ha accolto in tal senso - ieri 23 febbraio un ordine del giorno proposto da diversi parlamentari di Possibile con cui si impegna a riutilizzare i risparmi della precedente proroga per una prosecuzione di Opzione donna fino al 2018, come da tempo sollecitano migliaia di lavoratrici non solo su Facebook.

Pensioni, novità in arrivo anche su Opzione donna

"L'ordine del giorno che abbiamo presentato al Milleproroghe per la prosecuzione del regime sperimentale di Opzione donna - ha dichiarato ieri sera in una nota stampa il parlamentare di Possibile Andrea Maestri - è stato accolto dal Governo come raccomandazione". Si tratta certamente di un passo avanti importante che non può che lasciare soddisfatte le lavoratrici riunite nel gruppo Facebook Opzione donna proroga 2018 che da tempo si battono per questa soluzione anche grazie alla collaborazione di diversi parlamentari di vari schieramenti. "Un altro punto a favore - ha sottolineato Maestri nella nota - della giusta battaglia politica per la proroga del regime pensionistico al 31 dicembre 2018".

Ordine del giorno di Possibile impegna il Governo

L'odg varato ieri in aula alla Camera dei Deputati nel quadro del decreto Milleproroghe convertito in legge impegna l'esecutivo a destinare in via prioritaria i fondi non utilizzati, anche in considerazione dei dati che sono emersi dal contatore per il monitoraggio introdotto con la passata legge di Stabilità, per la proroga di Opzione donna.

Per la cronaca, il decreto legge Milleproroghe, dopo il via libera dal Senato in prima lettura, ha avuto ieri l'ok definitivo in seconda lettura dalla Camera. Il testo è stato approvato con 249 favorevoli, 147 contrari e tre deputati si sono astenuti dal voto.