"Il nostro è un sistema pensionistico sostenibile": a ribadirlo è il Presidente dell'Inps Tito Boeri, che ha ribadito il proprio punto di vista attraverso una registrazione video presentata a Udine durante il "Friuli Future Forum". La presa di posizione arriva dopo che la Corte dei Conti aveva diffuso negli scorsi giorni la notizia di un risultato patrimoniale negativo nel 2015, un dato che è stato ripreso talvolta con commenti di preoccupazione nei media. Al contrario, secondo Boeri il sistema previdenziale non solo è solido, ma rappresenta un modello anche per altri Paesi che "ci vorrebbero copiare".

Ma tra le argomentazioni usate dal tecnico non sono comunque mancate delle sottolineature critiche, come per le scelte improprie compiute negli scorsi anni e che oggi portano un pesante aggravio alle casse pubbliche.

Baby pensioni scelta poco lungimirante: pensare ai giovani

Boeri ha quindi puntato il dito contro gli interventi di riforma previdenziale poco lungimiranti che si sono realizzati in passato, richiamando proprio il caso delle "baby Pensioni". Un meccanismo di pensionamento anticipato che ha avuto inizialmente un impatto irrisorio sulla sostenibilità dei conti pubblici, ma che nel lungo periodo ha comportato un lascito molto forte in termini di debito pubblico. "È importante che si discuta di queste cose" ha precisato il Presidente dell'Inps, lanciando un monito per il futuro.

Disoccupazione giovanile e formazione: l'Italia è in ritardo

Rivolgendo il proprio sguardo al futuro, Boeri ha chiuso il proprio intervento con un richiamo alla situazione vissuta da chi deve affacciarsi al mondo del lavoro. Ha quindi definito la disoccupazione giovanile come "un fenomeno tutt'altro che inevitabile", chiedendo al contempo un ripensamento sui percorsi di studio dei ragazzi.

Per il Presidente dell'Inps, il nostro Paese è chiamato a reagire alle sfide del momento investendo sulla formazione, migliorando il sistema universitario ed intervenendo sul precariato. Secondo Boeri "i problemi dei giovani dipendono da un sistema educativo non adeguato, da regole d'ingresso penalizzanti e da un atteggiamento sbagliato nella scelta dell'università".

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