Dai decreti attuativi alla fase 2 della riforma Pensioni che saranno al centro di un nuovo tavolo di confronto tra il Governo Gentiloni e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Ma anche altre misure per il lavoro e il welfare quelle auspicate dalla minoranza del Partito democratico che continua ad incalzare l'esecutivo sull'agenda sociale. "Far partire dal primo maggio senza indugi e senza ritardi - ha ribadito il presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati - l'Anticipo pensionistico social e le altre forme - ha sottolineato - di uscita anticipata per precari e usurati".

Pensioni, la minoranza Pd incalza l'esecutivo

Nella prima fase di riforma pensioni varata con la legge di Bilancio 2017 in via di attuazione, come si ricorderà, oltre all'Ape sociale e volontario anche l'Opzione donna estesa, i benefici per i precoci, l'ampliamento e l'aumento della quattordicesima, l'estensione della no tax area pensionati, l'ampliamento dei beneficiari delle misure destinate ai lavoratori impegnati in lavori usuranti e gravosi e altre misure che andranno migliorate ed estese con la seconda fase di revisione del sistema previdenziale. Diverse le proposte che saranno discusse al tavolo di confronto tra esecutivo e parti sociali, a partire da quelle relative a Opzione donna, che alcuni vorrebbero estendere anche agli uomini (in tal senso attivo un gruppo Facebook).

Si parla di possibile proroga fino al 2018 ma anche di rendere la misura strutturale e anche di estendere a chi sceglie questa formula di prepensionamento il cumulo gratuito dei contributi pensionistici. C'è anche chi insiste sulla Quota 41 senza penalizzazioni e paletti di varia natura per tutti i lavoratori precoci.

Welfare, le priorità secondo Cesare Damiano

Non solo la riforma pensioni, nel pacchetto di welfare sui cui si dovrebbe puntare il governo nell'immediatezza, secondo quanto ha spiegato il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio in un'intervista pubblicata ieri sul Quotidiano Nazionale, anche la proroga dell'indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuatici (co.co.co); un nuovo ammortizzatore sociale capace di compensare l fine della mobilità e della cassa integrazione in deroga.