E' il capitolo della riforma Pensioni a dominare nell'agenda politico-economica della settimana in attesa dell'apertura del tavolo di confronto tra il Governo Gentiloni e i sindacati. La prima riunione tra il ministro Giuliano Poletti e i leader delle organizzazioni sindacali più rappresentative Cgil, Cisl e Uil è in programma per domani - martedì 21 febbraio - a partire dalle ore 16 nella sede del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dove si stanno mettendo a punto provvedimenti e proposte.

Pensioni, domani al via il confronto tra governo e sindacati

In particolare si discuterà della fase 2 della riforma pensioni avviata dal Governo Renzi e dei decreti della presidenza del consiglio dei ministri per l'attuazione delle misure introdotte nella legge di Bilancio 2017: dal cumulo gratuito dei contributi previdenziali all'Opzione donna estesa, dai benefici per i lavoratori precoci all'Anticipo volontario e sociale, dall'estensione della no tax area pensionati all'aumento della quattordicesima estesa anche alle pensioni più basse. E nel frattempo arrivano i nuovi dati dell'Inps che mettono benzina sul fuoco delle polemiche attorno alla riforma pensioni. "In questi giorni - ha dichiarato in una nota Gianpiero Samorì (Moderati in rivoluzione) - continuano ad uscire dati estremamente allarmanti dall'Inps".

Moderati in rivoluzione: modificare la riforma pensioni Fornero

Il Mir chiede la revisione della legge Fornero e l'aumento delle pensioni minimi. "Incomprensibili politiche di spesa pubblica improduttiva - ha detto Samorì - hanno portato i trattamenti pensionistici a dei livelli quasi da vergogna". Centrale il tema del futuro previdenziale dei giovani messo a rischio dalla legge Fornero.

"Seri dubbi - ha aggiunto Samorì - sulla tenuta prospettica dei diritti pensionistici dei giovani". Critiche alla riforma pensioni varata dal Governo Monti ma anche alle politiche previdenziali successive dei vari governi che si sono succeduti fino al Governo Renzi. "Le politiche dei governi dal 2011 in avanti - ha detto l'esponente di Moderati in rivoluzione - hanno precarizzato.

Secondo Samorì occorre aumentare le pensioni minime e anche le pensioni media. "Eelevare i trattamenti pensionistici ad un livello tale - ha detto - da consentire a chi ha lavorato tutta la vita di godere di una esistenza libera e dignitosa da anziani".