Le ultime novità relative al rinnovo di contratto dei dipendenti statali, ad oggi martedì 21 febbraio 2017, riguardano la riforma del Testo Unico del Pubblico Impiego, a firma ministro Marianna Madia e approvata venerdì scorso in via preliminare dal Consiglio dei Ministri. Come sappiamo, la riforma del Testo Unico PA rappresenta il presupposto indispensabile per la riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti statali ed, in particolare, per la Scuola, il comparto che, più di ogni altri, necessita di urgenti adeguamenti salariali (e possibilmente soddisfacenti).

Ultime news scuola, martedì 21 febbraio 2017: riforma Testo Unico del Pubblico Impiego

Dobbiamo tener presente, infatti, ciò che recita il comma 196 dell'articolo 1 della riforma Buona Scuola, dove si parla espressamente di inefficacia delle procedure e delle norme contenute nei contratti collettivi, qualora le suddette siano in contrasto con quanto previsto dalla legge 107/2015.

Ne deriva che, se non si interviene per attuare delle modifiche alla preclusione contenuta nella legge 107, che è andata a regolare materie tipicamente contrattuali come la retribuzione stipendiale e la mobilità, non è possibile dare atto ad alcun contratto.

Rinnovo contratto statali 2017: accordo 30 novembre non basta

E' vero che l'accordo raggiunto tra i sindacati e il ministro Madia lo scorso 30 novembre ha ridato slancio alla supremazia del contratto rispetto alla legge ma è pur vero che non basta un'intesa per modificare una legge: ecco, dunque, come lo schema di decreto di riforma del TU potrà ripristinare, seppur parzialmente, il potere di deroga della contrattazione collettiva anche se, contemporaneamente, ridurrà gli spazi entro i quali la contrattazione potrà muoversi.

Sblocco contratto statali 2017: riparte la trattativa all'Aran?

Ciò significa che si potrà contrattare la mera regolazione del rapporto di lavoro, ma non si potrà toccare la determinazione dei diritti e degli obblighi dei lavoratori e dell’amministrazione. In sostanza, il contratto regolerà solo quella parte di diritti e di doveri che il legislatore concederà al tavolo negoziale. Dopo l'approvazione definitiva della riforma del Testo Unico del Pubblico Impiego, potrà ripartire la trattativa all'Aran (l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni).