Si è parlato molto dell'accordo del 30 novembre scorso tra il ministro del Pubblico Impiego, Marianna Madia e i sindacati, in base al quale c'era volontà, da entrambe le parti, di ridare fiato alla contrattazione, valorizzando il dialogo come elemento prioritario rispetto alle rigide leggi.

Partendo da questo presupposto, i sindacati si sono 'ringalluzziti' in sede di trattativa riguardante la mobilità 2017/8 e la chiamata diretta dei docenti: se per quanto riguarda le operazioni relative ai movimenti, il Miur ha concesso alcune deroghe rispetto alla legge 107 (la più importante quella sul vincolo triennale di permanenza), non si vedono soluzioni positive per la trattativa inerente al passaggio dei docenti da ambito a Scuola.

Ultime news scuola, giovedì 23 febbraio 2017: bonus premiale e chiamata diretta, cambierà qualcosa?

I docenti hanno già capito sin troppo bene che la legge 107 continua a pesare come un macigno e che il governo, anzichè invertire la rotta, insiste nel proseguire il proprio percorso 'distruttivo' della scuola della Costituzione, attraverso le otto deleghe che, in questi giorni, sono oggetto di discussione in Parlamento.

I sindacati speravano di poter riportare al tavolo del confronto tutte le questioni più 'indigeste' riguardanti la Buona Scuola come quelle della formazione in servizio, dell'assegnazione del personale alle sedi e alle classe, della mobilità e dell'organizzazione relativa agli orari di lavoro: in cima alla lista, anche il bonus valutazione e la chiamata diretta.

Decreto Madia all'esame del CdM: modifiche irrilevanti alla legge Brunetta?

Su quest'ultimo aspetto, si è venuto a creare un clima sin troppo ottimistico, quasi come se i sindacati siano riusciti ad impugnare il coltello dalla parte del manico.

A riportare tutti con i piedi per terra ci ha pensato il decreto sul Pubblico Impiego che, con tutta probabilità, verrà approvato domani, venerdì 24 febbraio, dal Consiglio dei Ministri, decreto che, secondo quanto riportato anche dal sito specializzato Tecnica della Scuola, conterrebbe solamente delle modifiche piuttosto modeste alla tanto odiata Legge Brunetta. Se le indiscrezioni verranno confermate, chiamata diretta e bonus premiale resteranno, purtroppo, al loro posto: è inutile, i governi cambiano ma le leggi, sbagliate, quelle restano al loro posto.