Importanti novità sono in arrivo per quanto riguarda le visite fiscali per i lavoratori in malattia. Il decreto Madia, infatti, contiene una vera e propria rivoluzione in materia che, benché inserito nel quadro della riforma della Pubblica Amministrazione, interverrà sulla materia non solo per quanto riguarda i lavoratori statali, ma anche per i privati. Si va dal passaggio delle competenze sulle visite fiscali dalle Asl all’Inps, alle modifiche sugli orari di reperibilità, fino alla possibilità di effettuare controlli ripetuti sui lavoratori in malattia.

Il polo unico dell’Inps per le visite fiscali di statali e privati

La principale novità che sarà introdotta dal decreto Madia, in discussione a metà febbraio, è la creazione di un polo unico sotto la guida dell’Inps per la gestione delle visite fiscali sia degli statali che dei privati. Nelle intenzioni del ministro della Pubblica Amministrazione, questo dovrebbe apportare una maggiore efficacia dei controlli, grazie alla possibilità di programmare visite ‘mirate’ in base ai dati forniti dall’archivio Inps.

Le novità includono anche modifiche agli orari di reperibilità, che saranno armonizzati tra settore pubblico e privato, visto che attualmente sono di 4 ore per i privati (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19) e di 7 ore per gli statali (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18).

Sarà inoltre introdotta la possibilità di effettuare controlli ripetuti durante lo stesso periodo di malattia.

Per organizzare le visite fiscali così gestite dall’Inps sarà garantita una continuità professionale ai 1.300 medici che fanno parte delle liste speciali per lo svolgimento delle visite fiscali.

Novità anche per i permessi della legge 104

La lotta contro l’assenteismo nella pubblica amministrazione toccherà anche le norme per l’utilizzo dei permessi della legge 104, spettanti ai dipendenti che accudiscono un familiare malato o disabile. L’ipotesi di modifica più accreditata è quella che riguarda le regole sui preavvisi in modo da rendere più difficile l’utilizzo di questi permessi per finalità non strettamente connesse a quelle previste dalla legge 104.