In questi ultimi giorni si è discusso delle Pensioni e della questione dedicata all’APE. Si tratta dello strumento previdenziale messo a punto dal Governo, che permetterà ad alcuni lavoratori di andare in pensione anticipata, grazie ad un prestito, che dovrà poi essere restituito successivamente, una volta entrati effettivamente in quiescenza. Tutto ciò, consentirà ad alcune categorie di poter uscire prima dal mondo del lavoro, senza incappare in costi aggiuntivi. Si stima che la platea di beneficiari dell’anticipo pensionistico possa essere di circa 60 mila contribuenti, con la spesa gestita totalmente dall’Inps.

Detto questo, cerchiamo di scoprire quando sarà possibile effettuare la domanda e quali i requisiti necessari per la sua presentazione.

Requisiti per l’anticipo pensionistico

L’accesso all’APE sarà disponibile soltanto per quei lavoratori che dispongono di determinati requisiti. Per quanto concerne l’APE Volontaria, a prescindere dall’essere dipendenti o autonomi, bisognerà aver compiuto almeno 63 anni d’età e versato un minimo di 20 anni di contributi. L’anticipo rispetto alla pensione non dovrà superare 3 anni e 7 mesi. Una volta ricevuto il pensionamento, si dovranno restituire a rate le somme ricevute. Ci sarà poi l’APE Agevolata, detta anche APE Social, riservata agli invalidi con disabilità al 74%, nonché ai lavoratori usuranti.

Nel primo caso saranno necessari 63 anni d’età e 30 anni di contribuzione lavorativa, mentre nel secondo caso bisognerà aver accumulato 36 anni di contributi. L’importo dell’assegno sarà al massimo di 1.500 €.

Finestre per richiedere l’APE

Dopo l’ultimo incontro al tavolo tra le parti, sono state definite due finestre per permettere ai lavoratori di presentare la domanda per l’Anticipo Pensionistico.

La prima scatterà l’1 maggio e rimarrà aperta fino al 30 giugno. La seconda, invece, sarà dall’1 luglio al 30 novembre. Bisogna precisare una cosa per quest’ultima. Essa sarà soggetta all’accoglienza di domande sulla base delle risorse residue. Il Governo ha fatto sapere, inoltre, che verrà stilata una graduatoria dei beneficiari di questo strumento previdenziale in data 30 settembre.

Dunque, rispetto a quanto era trapelato inizialmente, avremo due finestre per la presentazione delle domande per l’APE. Archiviata la Fase 1, l’Esecutivo si metterà a lavoro nei prossimi giorni (6 e 13 aprile) per la Fase 2. Gli incontri serviranno per discutere le pensioni dei giovani, che si trovano spesso ad avere basso reddito, nonché discontinuo. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per ricevere altre news sulle pensioni.