La platea di tutti i liberi professionisti italiani attende oramai con ansia il DDL lavoratori autonomi che dopo l’esame in commissione alla Camera ancora una volta sarà discusso in aula. Il disegno di legge delega prepara la strada ad uno 'statuto del lavoro autonomo' in mancanza di una normativa protettiva ad hoc. Vediamo rispetto al disegno dell'anno scorso le modifiche apportate.

Nel provvedimento è rimasta ferma la delega al Governo ad abilitare gli enti di previdenza a riconoscere anche altre prestazioni sociali oltre a quelle complementari di tipo previdenziale e socio-sanitario, a vantaggio di chi abbia subìto una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni non dipendenti dalla propria volontà o sia stato colpito da gravi patologie

Arriva la Polizza contro i clienti morosi e il via ai bandi pubblici

Nel DDL viene inserita una disposizione che contempla la possibilità di stipulare una polizza assicurativa il cui contenuto sarà regolamentato dalla legge contro il ritardo nei pagamenti delle fatture da parte dei clienti.

Ciò significa che il lavoratore autonomo può rivolgersi alla compagnia assicurativa ed essere da questa soddisfatto. Il premio annuale che verrà versato all’assicurazione per poter fruire di tale servizio sarà detraibile dalle tasse.

Viene prevista altresì' l'illegittimità delle clausole che appongono termini per il pagamento delle fatture superiori a 60 giorni. Il DDL autonomi intende aprire anche le porte dei bandi pubblici e dei piani operativi regionali e nazionali a valere sui fondi strutturali europei, a tutti i professionisti. Si impone così alle PA di non circoscrivere la partecipazione ai progetti agli autonomi, ad esempio, richiedendo l’avvenuta affiliazione ad una società e l’obbligatoria iscrizione alle Camere di Commercio.

Viene prevista anche la semplificazione degli adempimenti in materia di sicurezza e salute mentre alle Casse previdenziali viene data la possibilità di attivare nuove prestazioni sociali.

Il Governo dovrà poi predisporre un dlgs che vada ad individuare tutti gli atti pubblici da rimettere alle professioni ordinistiche, allargando cosi il principio di sussidiarietà e semplificando l'attività della PA.

Saranno individuate anche norme di semplificazione e atti che possano aiutare ad "alleggerire" il contenzioso giudiziario.Sono previste infine anche delle deducibilità totali (entro i 10mila euro) delle spese sostenute per l’iscrizione a convegni, master corsi di aggiornamento professionale e di formazioni e l'attribuzione di nuovi compiti in materia di welfare alle Casse di previdenza private.

In particolare le tutele sulla maternità saranno estese anche ai collaboratori della gestione separata non iscritti ad altre forme previdenziali.

Sanatoria Equitalia per le Casse di fondazioni private e Responsabile privacy nei tribunali

Un’altra importante novità che riguarda gli autonomi è la possibilità di estinguere le morosità relative al mancato pagamento dei contributi previdenziali evitando di pagare sanzioni e interessi. Tutto ciò grazie alla definizione agevolata dei ruoli ora estesa anche agli avvocati impossibilitati a pagare la Cassa Nazionale Forense. Ne consegue che tutti i professionisti legali, i commercialisti, gli architetti eccetera che hanno ricevuto cartelle di Equitalia tra il 2000 e tutto il 2016, potranno mettersi in regola con la sanatoria o rottamazione delle cartelle.

L’istanza deve essere presentata entro il 31 marzo e comporta la rinuncia agli eventuali contenzioni in itinere.

Infine segnaliamo che la direttiva 2016/680, da recepire antro il 6 maggio prevede l’introduzione di un responsabile della protezione dei dati anche nei tribunali e nelle procure. Nello specifico negli uffici giudiziari si dovrà designare un consulente per il controllo del rispetto a livello interno. I principali compiti del RDd saranno informare e consigliare in merito al rispetto degli obblighi in materia di protezione dei dati.