Pubblico impiego: sono più di 80.000 le nuove assunzioni in vista e le stabilizzazioni nei comuni e nelle scuole. Nel corso dei prossimi mesi dunque il settore pubblico si prepara ad accogliere un ricco numero di nuovi dipendenti statali e in particolare modo nel settore dell'istruzione e nei Comuni di tutta Italia.

Assunzioni nelle scuole: tutte le novità in arrivo

Sono più di 25mila le assunzioni che il ministero dell'Istruzione ha in programma di richiedere per poter sopperire al turn over e alle varie carenze all’interno del suo organico. A settembre dunque dovrebbe arrivare una notevole ondata di nuove assunzioni che, oltre in relazione al turn over, avverranno anche in previsione della trasformazione delle cattedre da organico di fatto a organico di diritto.

Fino al decollo del nuovo sistema di formazione dei docenti previsto dalla Buona Scuola, per il settore scolastico si prevede una fase di transizione, che durerà 4 o 5 anni e che si baserà sul ritorno di concorsi semplificati per migliaia di precari, che avrà termine con la formazione dei docenti del nuovo sistema. Dure sono le critiche, in merito, del personale dei giovani docenti, poiché i concorsi semplificati non si baseranno sul merito, ma sull'anzianità di servizio. Disatteso quindi l’ingresso nelle scuole degli insegnanti più meritevoli per capacità e sia dei giovani docenti che dovranno attendere tempi più lunghi per ottenere la cattedra e non si risolverà, ancora una volta, il divario di esigenze di organico tra il Nord e il Sud.

Assunzioni nella Pubblica Amministrazione dei Comuni

Nuovo personale anche per quanto riguarda gli Enti Locali per gestire l’ordinario ricambio e l’ampliamento dei vari settori negli ambiti comunali che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni come argomento forte nel decreto in costruzione da diverso tempo. Di qui i correttivi che, in base alle ipotesi, potrebbero far alzare dal 25 al 50% il turn over nei Comuni più grandi e fino al 100% in quelli più piccoli.

Ricambio generazionale che dovrebbe verificarsi anche in relazione alla riforma delle pensioni e in particolare con la nuova formula dell'Ape volontaria, la cui efficacia è ancora tutta da vedere in base ai decreti attuativi che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni.