Dopo la polemica che ha investito i voucher e il lungo dibattito sull'argomento che ha coinvolto parti sociali e politiche, come sappiamo, con il Decreto Legge n. 25/2017 abbiamo assistito all'abolizione definitiva dei buoni Lavoro. La situazione attuale, tuttavia, pur registrandosi come una vittoria per i sindacati rappresentanti dei lavoratori, lascia tutt'oggi molti professionisti nel caos totale, in balia di dubbi, inceterzze e domande rimaste senza risposta.

Quello che datori di lavoro e consulenti in particolare continuano a chiedersi è:

In caso di somministrazione di lavoro occasionale, dopo l'abolizione dei voucher, quali sono le alternative possibili?

A tal proposito è intervenuta proprio la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro che, tramite la pubblicazione di un apposito approfondimento e in attesa dei nuovi provvedimenti preannunciati dal Governo, ha fatto un elenco delle possibili soluzioni messe oggi a disposizione dei datori di lavoro.

E' importante ricordare che, con la pubblicazione del Decreto sopra citato, è stata abolita la possibilità di acquistare voucher ma, come sappiamo, gli stessi, già in possesso dei datori e non ancora utilizzati, potranno essere usati fino al 31 dicembre 2017.

Dopo di che, a partire dal primo gennaio 2018, non sarà più possibile retribuire il lavoro occasionale tramite buoni lavoro. Di come andranno usati i buoni lavoro durante questo periodo transitorio avevamo già scritto in precendenza (ma se ve lo siete persi potete approfondire l'argomento cliccando al seguente link), mentre, per tutti quelli che invece non hanno acquistato i voucher in tempo (e che sono dunque impossibilitati ad utilizzarli) le alternative contrattuali messe loro a disposizione per regolarizzare il lavoro occasionale attualmente sono le seguenti:

  • contratti di somministrazione;
  • collaborazioni continuate e continuative;
  • lavoro intermittente.

Ad ogni forma contrattuale, ovviamente, corrisponderà un costo del lavoro diverso (sia su base mensile che su base oraria), starà dunque al datore di lavoro valutare, insieme al consulente, la scelta migliore da fare.