Giovedì 23 marzo 2017, il codista 1.0, Giovanni Cafaro, ha concesso un'interessante intervista con grande disponibilità e gentilezza, ma soprattutto con grande e coinvolgente entusiasmo. Un interessante confronto per conoscere meglio il pioniere di una nuova professione, quella del codista appunto, e di come, da un'idea innovativa si possa creare una vera e propria professione.

L'intervista

Da dove è nata l'idea del "codista"?

"Molto semplicemente è nata da un'esigenza personale poiché, a 42 anni, avevo perso il mio lavoro di responsabile marketing dell'azienda in cui lavoravo.

Trovandomi in fila agli sportelli pubblici, ho pensato che a nessuno piacesse perdere del tempo "in coda" e, quindi, ho pensato che qualcuno ben disposto avrebbe potuto farlo al tuo posto. Un'idea semplice per risolvere un problema quotidiano".

Come è regolamentato, esattamente, il lavoro del codista?

"La professione può essere svolta sia da libero professionista che ha la P.Iva oppure regolamentato da regolare contratto a chiamata, per chi volesse svolgere la professione da dipendente presso le aziende. La tariffa è di €10,00 l'ora lorde (€ 7,00 nette), un orario preciso e potrebbe essere una valida alternativa ai tanto discussi voucher. Ho combattuto tre mesi per ottenere questi risultati, ma oggi sono contento di aver combattuto".

Come si forma un codista e quante persone hanno, ad oggi, intrapreso questa professione?

"Per intraprendere la professione, io svolgo corsi su Skype che permettono di avere la certificazione per svolgere in maniera regolare questo lavoro, con tutti i diritti e i doveri che questo comporta. Ad oggi, sono 500 i codisti già formati, da Nord a Sud, che lavorano da dipendenti o da liberi professionisti".

Cosa consiglierebbe ai giovani che, in questo difficile periodo storico, si sentono scoraggiati e poco valorizzati dal mondo del lavoro?

"La cosa più importante è credere nelle proprie idee, nelle proprie aspirazioni e non perdere la speranza. Io per primo ho sperimentato cosa voglia dire perdere il proprio lavoro a 42 anni, non ricevere risposte alle candidature fatte tramite i CV e avere un mutuo da pagare, ma non mi sono fermato.

Ho lottato, ci ho creduto e, dopo tanta fatica, ce l'ho fatta".

Ha progetti futuri ai quali sta lavorando?

"Questo pomeriggio ho partecipato alle 17:00 alla trasmissione "Geo&Geo" per parlare della mia idea di poter estendere la professione del codista anche ai portatori di handicap. Nonostante esista la regolamentazione della legge 12 marzo 1999 n°68 sulle categorie protette, i nostri amici diversamente abili, hanno ancora tante difficoltà a trovare lavoro. Voglio dare una voce anche a loro".