L’anticipo pensionistico previsto dallo Stato con la legge di Bilancio 2017, debutterà tra poco più di un mese. Vi sono diversi metodi per poter andare in pensione a 63 anni e la situazione dell'Ape, ancora in evoluzione, verrà definita nei prossimi giorni con la decisione sulle future Pensioni dei giovani il 23 marzo. L’anticipo pensionistico volontario consentirà di andare in pensione tre anni e sette mesi prima del tempo ai lavoratori dipendenti e autonomi iscritti alla gestione separata che hanno versato almeno 20 anni di contributi. L’Ape agevolata è completamente a carico dello Stato, a differenza di quella volontaria che prevede un anticipo per raggiungere la somma mancante, che l’interessato dovrà restituire a rate con delle trattenute mensili sulla pensione vera e propria.

L’Ape agevolata permette di andare in pensione alle persone che hanno compiuto 63 anni, hanno versato almeno trent’anni di contributi e appartengono a determinate categorie: invalidi almeno al 74% e disoccupati. Potranno beneficiare dell’Ape agevolata anche i lavoratori che hanno svolto per almeno sei anni lavori a rischio e hanno versato 36 anni di contributi.

Pensioni: opzione donna e Rita

L’opzione donna consentirà alle lavoratrici che hanno versato almeno 35 anni di contributi di andare in pensione a 57 anni e tre mesi se dipendenti e a 58 e tre mesi se lavoratrici autonome. La rendita integrativa temporanea anticipata, Rita, viene concessa ai lavoratori che vogliono attingere ad un fondo pensionistico prima dell’età pensionabile.

Per poterne usufruire bisogna avere diritto alla previdenza complementare, aver maturato almeno vent’anni di contributi e avere raggiunto i 63 anni di età.

Lavoratori usuranti e precoci

Potranno beneficiare della pensione anticipata i lavoratori che hanno svolto attività usuranti per almeno sette anni nell’intera vita lavorativa o negli ultimi 10 di lavoro.

I lavoratori precoci sono considerati coloro che hanno maturato 12 mesi di contributi prima di aver compiuto 19 anni, i quali potranno andare in pensione prima dei 62 anni oppure con 41 anni di contributi se sono disoccupati o disabili.