Con la comunicazione 1366 diramata dall’Inps il 28 marzo 2017, l’ente previdenziale annuncia la 14ª mensilità che arriverà a luglio 2017. Sulla base dell’assegno percepito e agli ultimi anni di contributi, la cifra potrà arrivare a 655 euro, secondo quanto stabilito dalle manovre della legge finanziaria. La legge di bilancio 2017, all’articolo 1 comma 187, prevede l’aumento della somma aggiuntiva che percepiranno i soggetti con un reddito non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo pensionistico. La novità è che la somma dovrà essere corrisposta anche a chi percepisce da 1,5 a due volte la pensione dal fondo Pensioni lavoratori dipendenti.

Cosa prevede la manovra finanziaria sulle pensioni

A luglio 2017 arriverà la nuova 14ª, frutto della manovra finanziaria approvata recentemente dal Senato. Tra le misure più interessanti c’è il pacchetto sulla previdenza, che regolamenta sia l’anticipo pensionistico (Ape), sia altri interventi previdenziali, come l’aumento della 14ª, a livello monetario e ad un maggior numero di pensionati. Potranno usufruirne più di 2 milioni di pensionati con reddito inferiore a 750 euro mensili, ma non solo, anche coloro che hanno un reddito inferiore a 1.000 euro mensili, estendendola al 30% in più di persone.

A chi spetta la 14ª di luglio 2017 e quanto sarà

L’aumento della 14ª previsto dalla legge che ha eliminato i voucher senza referendum, sarà proporzionale agli anni di contributi e, per redditi fino a 1,5 volte il minimo, 18 anni di lavoro autonomo o 15 anni di lavoro dipendente, l’importo salirà da 336 euro a 437.

Per chi ha versato contributi da 15 a 25 anni se lavoratore dipendente, oppure da 18 a 28 anni se lavoratore autonomo, l’aumento arriverà fino a 546 euro contro i precedenti 420. L’aumento più cospicuo spetterà a chi ha versato contributi per 28 anni se lavoratore autonomo o 25 anni se lavoratore dipendente: la 14ª passerà da 504 a 655 euro.

Per quel che riguarda i redditi tra 1,5 e due volte il minimo, la 14ª sarà di 336 euro fino a 15 anni di contributi se dipendenti o 18 se autonomi; la cifra salirà a 420 euro con contributi da 18 a 28 anni di lavoro autonomo e da 15 a 25 anni di lavoro dipendente e 504 euro, con 28 anni di versamenti da lavoro autonomo o 25 anni da lavoro dipendente.