Chiuso il confronto sulla fase 1 della riforma Pensioni, da 6 aprile governo e sindacati discuteranno della fase 2, nel frattempo si resta in attesa dei decreti attuativi per l'Anticipo pensionistico e i benefici per i lavoratori precoci. Verranno erogati non prima di ottobre-novembre, ma con gli arretrati in base alla decorrenza del primo maggio, i primi assegni dell'Ape social, ovvero l'anticipo di pensione rivolto alle categorie disagiate e, diversamente dall'Ape volontario, senza nessuno costo per i lavoratori che ne faranno richiesta.

Ape social, i primi pagamenti a novembre

Questo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera oggi in edicola, prevede l'iter attuativo della norma sull'Ape contenuta nella legge di Bilancio 2017 e che a giorni, come annunciato ieri dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti durante il confronto con i sindacati, verrà codificato in una apposito decreto della presidenza del consiglio dei ministri. Con un secondo decreto attuativo, invece, Palazzo Chigi dovrà disciplinare l'Anticipo pensionistico su base volontario, ovvero la pensione anticipata con la formula del prestito ventennale erogato dalle banche che costerà ai pensionati mediamente il 4,6 per cento per ogni anno di anticipo. Poi, un terzo decreto della presidenza del consiglio dei ministri riguarderà l'accesso al prepensionamento dei lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare prima di aver compiuto i 18 anni di età e hanno già raggiunto Quota 41 di anzianità contributiva.

Riforma pensioni fase 2, continua confronto

Su questi tre decreti attuativi relativi all'Ape e ai lavoratori precoci si è concluso ieri il confronto tra l'esecutivo e le parti sociali che riprenderà il prossimo 6 aprile con all'ordine del giorno la fase 2 della riforma pensioni rivolta in particolare a giovani e donne, ma sarà affrontato anche il tema della governance dell'Inps.

Adesso i tecnici del governo stanno predisponendo i testi che poi dovranno essere vagliati dal Consiglio di Stato e dalla Corte dei Conti. Il ministro Poletti ha assicurato ai sindacati che l'Anticipo pensionistico sarà regolarmente attivato dal primo maggio come prevede la norma. Ma i tempi sono stretti e non sono da escludere ulteriori slittamenti. Per i lavori usuranti e gravosi, invece, il governo ha promesso un nuovo emendamento per introdurre regole più flessibili.