Arrivano importanti novità dall'Inps in merito alle Pensioni anticipate opzione donna ed in particolare a quanto previsto dal legislatore con la Legge di Bilancio 2017. La Direzione centrale dell'Istituto ha infatti chiarito tramite il messaggio n. 1182 (pubblicato nella giornata di ieri) quale sarà l'impatto del nuovo provvedimento di legge sul regime sperimentale donna. Ricordiamo infatti che la Manovra ha previsto l'estensione dell'accesso all'opzione per tutte coloro che abbiano maturato i requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre del 2015.

Si tratta rispettivamente dei 35 anni di versamenti con un'età superiore ai 57 anni e 3 mesi per le lavoratrici dipendenti, mentre un anno di età anagrafica in più risulta necessario per le autonome. Dopo la modifica prevista in LdB2017, l'Inps chiarisce così i nuovi criteri di accesso validi per l'inoltre delle domande, specificando nuovamente il quadro di riferimento per l'opzione donna.

Pensioni anticipate e OD: restano ferme le altre regole applicative del regime

Stante la situazione, l'istituto di previdenza ha comunque sottolineato che alla misura di pensionamento anticipato su base volontaria resta comunque ferma l'applicazione delle altre regole di funzionamento. Si pensi ad esempio al "regime delle decorrenze", che dovranno tenere conto delle cosiddette finestre mobili.

Sullo stesso binario corre anche l'obbligo di accettare una riconversione del futuro assegno secondo il ricalcolo interamente contributivo della mensilità, una penalizzazione che per alcune può comportare la riduzione dell'importo fino al 20% / 25% rispetto a quanto si avrebbe maturato attraverso il sistema di calcolo misto.

Da notare infine la conferma del principio di cristallizzazione ad opera dell'Istituto di previdenza, che nell'ultima parte del messaggio sottolinea come "le lavoratrici in argomento possano presentare in qualsiasi momento, anche successiva all’apertura della c.d. finestra mobile, la domanda di pensione di anzianità, fermo restando il regime delle decorrenze previsto nelle diverse Gestioni previdenziali, nonché l’obbligo di cessazione del rapporto di lavoro dipendente per il conseguimento del predetto trattamento pensionistico".

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