Le ultimissime notizie sulle pensioni precoci e la Quota 41 al 22 marzo 2017 giungono da un duro post scritto su Facebook da Mauro d'Achille, moderatore del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti'. Il precoce sintetizza quanto emerso dall'incontro tenutosi il 20 marzo tra Governo e sindacati e ne trae delle amare conclusioni in vista del prossimo meeting che si terrà domani, confidando che le sue affermazioni possano scuotere l'esecutivo ed in particolare il Prof Leonardi, consigliere economico del Presidente del Consiglio.

Possibile, dice tra le righe nemmeno troppo velatamente, che sia tutto da rifare? Si firmino i decreti attuativi, conclude il precoce rivolgendosi al Prof Leonardi, senza mettere in discussione accordi siglati e sanciti per legge. In dettaglio le sue parole.

Novità pensioni precoci, decreti in arrivo o tutto da rifare?

"Con la legge di stabilità, per quanto piccolo, si era fatto un primo passo verso la modifica della Fornero", così inizia il lungo post del precoce Mauro d'Achille. Il prof. Nannicini, prosegue Mauro ricordando gli steps principali del lavoro svolto tra precoci e Governo," dopo aver ascoltato più volte sia noi che i sindacati confederali, aveva presentato il suo lavoro che dovendo, per le note restrizioni del ministero di economia e finanze, effettuare delle scelte, aveva stabilito come prioritario l'aiuto a chi fosse senza più reddito, invalido almeno al 74%, impegnato in lavori usuranti o gravosi oppure caregiver di un parente convivente invalido al 100% riconosciuto tale dalla legge 104" Poi il precoce prosegue nella sua dettagliata analisi dicendo che sicuramente quanto ottenuto in Legge di Bilancio poteva parer poca cosa ai più, ma era certamente un passo avanti per tutelare almeno i lavoratori in posizioni più deboli, anche se la misura di quota 41 concessa dal Governo non era ancora in linea con le richieste del gruppo.

Oggi però quel poco che pareva scontato e che avrebbe dovuto arrivare con i decreti attuativi non lo è più . Lo stesso Nannicini ricorda D'Achille "Aveva dato per scontato che il tutto sarebbe stato approvato senza ulteriori tagli ritenendo che quelli necessari li aveva già operati lui, tant'è che dispose già da tempo l'avvio di una seconda fase".

Gli eventi imprevisti come il cambio del Governo hanno riaperto la questione precoci e riforma Pensioni. Ma il prof Leonardi succeduto a Nannicini, si era inteso, avrebbe proseguito il lavoro volto da Nannicini. Infatti nel primo incontro col nuovo consigliere economico al Nazareno, ricorda il precoce, a sorpresa, intervenne anche Nannicini.

Quasi a testimoniare, aggiunge, che la staffetta fosse concordata e che la linea politica non fosse assolutamente cambiata. Poi l'incontro del 20 marzo pare aver messo in discussione tutto.

Pensioni Precoci novità post Incontro Governo sindacati del 20/3: intese precedenti cancellate?

D'Achille scrive basito, parlando delle prime affermazioni fatte dai sindacati ai suoi colleghi all'uscita del Ministero del Lavoro concernenti l'incontro col Governo: "Tutto é stato rimesso in discussione! Azzerate le semplificazioni per il riconoscimento di lavoro gravoso e usurante, pretestuosi vincoli da applicare nell'ambito della mansione, disconoscimento dello stress da lavoro correlato, differenziazione del titolo di disoccupato senza sostegno economico a seconda se il licenziamento sia avvenuto o no per fine contratto di lavoro determinato o indeterminato".

Insomma, conclude sconsolato, tutto il lavoro del buon prof. Nannicini mandato alle ortiche così come le aspettative di quei pochi lavoratori che avevano creduto ad una legge quadro dello Stato. Le conclusioni? Spero che oltre a noi le tragga anche il prof. Nannicini, il primo ministro Gentiloni, l'ex primo ministro Renzi, tutta quella parte dirigenziale del PD fedele al lavoro precedentemente svolto, nonché il prof. Leonardi affinché non metta in discussione accordi siglati e sanciti per legge"