Nei prossimi giorni, in base a quanto annunciato dal Ministro Giuliano Poletti, potranno essere emanati i decreti attuativi della Legge di Bilancio 2017 nell'ambito della riforma previdenziale. Il dialogo tra Governo centrale e sindacati è ancora aperto, soprattutto relativamente a due aspetti: da un lato la disciplina dell'Ape volontaria che consente l'anticipo pensionistico ai lavoratori dell'impiego sia pubblico che privato, dall'altro la definizione del Tan, vale a dire il tasso di interesse da applicare, che stando alle indiscrezioni potrebbe essere compreso tra il 2,5% ed il 3%.

La procedura per accedere all'Ape dovrebbe poi essere garantita dal sito internet dell'Inps e quindi lo stesso Governo è alla ricerca degli istituti bancari che si dimostrino interessati ad aderire per lanciare questo nuovo strumento previdenziale.

Strumenti previdenziali, attesa per il primo maggio

I decreti attuativi della Legge di Bilancio 2017 andranno a definire, nei dettagli, quelle che sono le principali novità previste per l'anno in corso e che entreranno in vigore dal primo maggio 2017. Stiamo parlando, nello specifico, di lavoratori precoci, Ape Sociale, Ape Volontario e RITA. Dopo il vertice di una settimana fa tra Poletti e sindacati Cisl, Cgil e Uil il piano di lavoro che si andrà ad affrontare sarà finalizzato a consentire l'introduzione di questi strumenti previdenziali a partire dal prossimo 1° maggio.

Occorre, a questo punto, ricordare in linea di massima quali sono le discipline in questione:

  • Lavoratori precoci: sono quei cittadini che hanno svolto almeno 12 mesi di lavoro prima del compimento del diciannovesimo anno di età. Gli stessi, qualora dovessero rientrare nei profili previsti dalla normativa vigente, potranno ricevere il pensionamento anticipato con soli 41 anni di contributi indipendentemente dalla propria età anagrafica.
  • APE Sociale, APE Volontario e RITA: si tratta, nello specifico, di 'redditi ponte' che vengono erogati dallo Stato (nel caso dell'APE sociale), da banche e assicurazioni (nel caso di APE Volontario) o dalla previdenza complementare (è il caso RITA) che servono come sorta di accompagnamento all'età pensionabile. Possono usufruire di questi strumenti, a partire sempre dal primo maggio 2017, quei lavoratori che abbiano raggiunto i 63 anni di età.
  • Opzione Donna: è una misura eccezionale riconosciuta alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2015, abbiano versato 35 anni di contributi e abbiano raggiunto il 57esimo anno di età. Il tutto è concesso però solo nel caso in cui decidano di rientrare nel sistema contributivo.

La quattordicesima dall'Inps a partire da luglio 2017

Oltre 3,4 milioni di pensionati avranno diritto alla quattordicesima che verrà corrisposta dall'Inps una volta l'anno.

A percepirla, a partire da luglio 2017, saranno i pensionati che abbiano superato i 64 anni di età e che abbiano un reddito individuale inferiore a 13.049,14 euro. Per quanto riguarda l'ammontare della quattordicesima si va da un minimo di 366 euro ad un massimo di 655 euro in base agli anni di contributi e al reddito individuale.