Mentre si attendono i decreti attuativi della riforma Pensioni fase uno prima di procedere al confronto sulla fase due (dal prossimo 6 aprile), il presidente dell'Inps, Tito Boeri, torna oggi sulla questione dei vitalizi dei parlamentari, che la scorsa settimana hanno acceso lo scontro tra Partito democratico e Movimento 5 stelle alla Camera. "Si dica quel che si vuole - ha detto oggi Boeri a proposito dei vitalizi di deputati e senatori - ma sono pensioni concesse con regole molto vantaggiose".

Pensioni, nuovo intervento di Boeri contro i vitalizi

Secondo il presidente dell'Inps il sistema va equilibrato all'insegna di una maggiore equità e di un patto tra le generazioni che non penalizzi i giovani di oggi. Per Boeri occorre eliminare nel sistema pensionistico italiano le disparità di trattamento, quelle che definisce "stridenti asimmetrie - ha spiegato l'economista bocconiano chiamato dall'ex premier Matteo Renzi a presiedere l'Inps - fra il trattamento riservato a chi oggi è in pensione e a chi oggi entra per la prima volta nel mercato del lavoro". Sono quasi 2.600 i vitalizi erogati a senatori e deputati. Anche secondo Tito Boeri, così come per il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, per le pensioni dei parlamentari andrebbero applicate le norme del sistema contributivo previste dalla legge Fornero per tutti i cittadini.

"Con le regole attuali - ha detto il presidente Inps aprendo oggi la quinta edizione di Biennale Democrazia al teatro Regio di Torino - la spesa per vitalizi è destinata ad eccedere, anche nel prossimo decennio, di circa - ha spiegato - 100 milioni l'anno i contributi versati da deputati e senatori".

In attesa dei decreti per l'Ape e la Quota 41 precoci

La spesa per vitalizi dei parlamentari si ridurrebbe così del 40%, con un risparmio di quasi 57 milioni di euro, secondo numeri dati da Boeri. Riformando i vitalizi "la classe dirigente - ha detto il presidente dell'Inps secondo quanto riporta l'askanews - potrà riguadagnarsi la fiducia".

Boeri chiede anche ai parlamentari un'operazione trasparenza sulla loro situazione previdenziale. Il presidente Inps ha già invitato parlamentari che già percepiscono il vitalizi e ai futuri percettori di fornire all'Istituto tutte le informazioni necessario "per procedere - ha spiegato - al ricalcolo a livello individuale. Ma sin qui nessuno - ha sottolineato oggi a Torino il presidente dell'Inps - ha raccolto il nostro invito". Intanto, sul fronte della riforma pensioni, si attendono da un momento all'altro i decreti attuativi dell'Anticipo pensionistico (Ape sociale e volontario) nonché dei benefici per i lavoratori precoci (Quota 41 ma non per tutti).