"Stiamo lavorando per fare in modo che i decreti consentano l'entrata in vigore il primo maggio. Il Governo sta effettuando approfondimenti sull'Ape Social, l'anticipo pensionistico totalmente gratuito per le categorie più deboli". Lo ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti a margine del confronto con i sindacati volto a discutere gli aspetti ancora poco chiari contenuti nei decreti attuativi che dovrebbero dare efficacia alle norme contenute nella nuova Legge di Bilancio.

Poletti: 'attendiamo i decreti attuativi'

Il Ministro Poletti ha rassicurato che nei prossimi giorni l'esecutivo emanerà i Dpcm che daranno attuazione al cosiddetto anticipo pensionistico, una misura in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018 che sarà utile per coloro che intendono lasciare in anticipo l'attività lavorativa a partire dai 63 anni di età e almeno 20 anni di contributi erogando una sorta di prestito da restituire nel momento in cui vengano raggiunti i requisiti per la pensione di vecchiaia.

Si tratta dell'Ape volontario che tuttora presenta molti punti da chiarire: dalle modalità di erogazione del prestito, all'ammontare delle rate di ammortamento e al ruolo che dovranno assumere le banche.

Un occhio di riguardo anche all'Ape Sociale per il quale le parti sociali hanno chiesto altri chiarimenti sull'individuazione delle platee che potranno beneficiare della misura previdenziale.

Anticipo pensionistico a costo zero per le categorie deboli

L'Ape sociale, infatti, consiste in un sussidio fino ad un massimo di 1.500 euro erogato a favore delle categoria più svantaggiate: disoccupati, caregivers, invalidi e lavoratori che svolgono mansioni gravose.

Lo stesso Poletti ha chiarito che per queste categorie l'anticipo pensionistico sarà a costo zero. Da ciò scaturisce lo scetticismo da parte dei sindacati che non si sono dimostrati affatto soddisfatti delle parole e continuano a chiedere l'emanazione dei decreti.

Intanto, Giuliano Poletti avrebbe anticipato i nuovi incontri che si terranno giorno 6 e 13 aprile e dovrebbero concentrarsi in modo particolare sull'aspetto previdenziale delle giovani generazioni e sulla governance dell'Inps.