Non è avvenuto l'incontro in programma tra governo e sindacati per definire i decreti attuativi della Riforma Pensioni Anticipata APE. In particolare i temi che dovevano essere affrontati erano Ape volontaria e Ape sociale con la possibilità di estensione dell'istituto anche a coloro che hanno svolto un lavoro pensate o usurante. Continua a slittare dunque l'incontro adesso rinviato al 20 marzo. Inutile dire che c'è grande delusione per tutti i lavoratori che aspettavano con ansia la firma dei decreti per l'Ape e che attendevano ulteriori chiarimenti circa la circolare INPS che disciplinerà l'Opzione donna.

Poteva aprirsi la possibilità di uscita anticipata a più persone

Nell'incontro poteva aprirsi la possibilità di ampliare il numero di coloro che potevano beneficiare dell'uscita anticipata. Nella pratica si mirava a far valere la mansione del lavoratore e non solo il settore aziendale di riferimento. Nel piano era prevista anche la discussione della Quota 41 per i lavoratori precoci e la probabilità di una franchigia per la determinazione dei sei anni di continuità in lavori gravosi. Tutto ciò è necessario proprio per non penalizzare tutti quei lavoratori del settore edile che in caso contrario ne rimarrebbero esclusi. La legge di Stabilità conferma l'estensione dell'agevolazione a coloro che hanno effettuato lavori gravosi purchè abbiano lavorato almeno 12 mesi anche non continuativi prima di aver compiuto 19 anni di età.

Questi potranno andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica. Ulteriori dettagli emergeranno quando ci sarà l'incontro con i sindacati, previsto salvo ulteriori e nuovi rinvii per il prossimo 20 marzo.

INPS: 'Nessun conguaglio impazzito'

L'istituto di previdenza social Inps nel frattempo ha dichiarato che sulla piattaforma non è presente nessun malfunzionamento in merito ai conguagli fiscali. Alcune posizioni, come prevede la legge, potranno essere rateizzate, altre azzerate, ma il tutto nel pieno e solare rispetto di quello che prevede al riguardo la Legge.