Saranno circa 50 mila i lavoratori che potrebbero beneficiare del nuovo piano straordinario di assunzioni nella Pubblica Amministrazione per il triennio 2018-2020. A stabilirlo è l'articolo 20 del decreto legislativo sulla riforma della PA con lo scopo di ridurre il precariato.

Come recita l'art.20, infatti, la misura riguarderebbe circa 50 mila lavoratori con contratti a tempo determinato che hanno svolto almeno tre anni di servizio negli ultimi otto anni e dovrebbe riguardare tutte le amministrazioni pubbliche con inclusione degli enti locali.

Si tratta di un intervento che potrebbe eliminare seppure parzialmente la forma di precariato esistente nel pubblico impiego.

Via libera al piano di assunzioni, ecco per chi

Nello specifico, il decreto che attualmente sta per essere esaminato dalla Commissione Lavoro alla Camera, prevede un piano di assunzioni straordinario nell'arco del triennio 2018-2020 a favore dei dipendenti con contratto a termine che risultano in servizio presso la Pubblica Amministrazione, che siano stati selezionati a seguito del normale svolgimento di un concorso pubblico e che abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi otto anni. Sono questi i requisiti principali previsti dalla misura che potrebbe interessare migliaia di lavoratori che potranno finalmente godere di un contratto a tempo indeterminato.

PA: dalle assunzioni escluso il personale della scuola

Nello stesso tempo la Pubblica Amministrazione avrà facoltà di bandire nuovi concorsi riservati al personale che risulti in servizio presso la PA e che abbia maturato almeno tre anni di servizio anche non continuativi. Rimane fondamentale sapere che la Pubblica Amministrazione potrà bandire nuove procedure concorsuali nell'arco del triennio 2018-2020 in base ai reali fabbisogni considerando anche la disponibilità di risorse finanziarie.

Il decreto, inoltre, prevede l'esclusione dalle assunzioni del personale docente, del personale ATA, amministrativo e tecnico che sia in servizio presso scuole statali, di formazione artistica e di musica oltre agli istituti di ricerca e per personale medico, tecnico-professionale e infermieristico.