Sono state rese pubbliche, finalmente, le misure che sono contenute nel decreto legge "manovra bis" e che dovrebbero essere adottate nel prossimo futuro. Come riportato da PensioniOggi.it, infatti, la manovra, dal valore di 3,4 miliardi di euro, è composta da sessantasette articoli: andiamo a vedere quindi cosa cambia. C'è molta attesa, dopo le parole di Cesare Damiano, soprattutto per capire cosa ne sarà dell'argomento riforma pensioni.

Manovra Bis: ecco i cambiamenti più rilevanti

Tra le novità più importanti c'è sicuramente la revisione alle accise sui tabacchi, che permetterà allo Stato di incassare un gettito di almeno ottantatre milioni di euro e di centoventicinque milioni rispettivamente nel 2017 e dal 2018 in poi, ma anche l'aumento delle tasse per quanto riguarda i giochi: per le vincite oltre i 500 euro si va dal sei al dodici per cento.

Ci sarà anche l'aumento del prelievo per coloro i quali si occupano della gestione di slot machine: a partire dall'1 ottobre del 2017, il prelievo sulle vincite al Lotto salirà dal sei all'otto per cento, mentre il Prelievo erariale unico sarà incrementato al diciannove per cento e quello sulle videolotterie al sei per cento.

Il decreto, inoltre, prevede misure utili - si parla di un giro da 1 miliardo - per lo sviluppo delle zone terremotate. All'orizzonte anche un importante taglio per quanto riguarda la spesa dei ministeri di circa seicento milioni di euro. Aumenta, invece, per i Comuni che si uniscono, il contributo straordinario. In arrivo anche la cedolare secca al ventuno per cento sugli affitti brevi, che riguarderà a partire dall'1 giugno prossimo gli immobili che saranno affittati tramite siti web e le case vacanze.

Anche la multa (200 Euro) per chi viene colto a non obliterare il biglietto sui mezzi pubblici è un rilevante intervento.

Nella manovra bis viene rivisto anche lo sconto contributivo sui premi di produttività: l'aliquota diminuisce del venti per cento per il datore sui contributi, mentre il dipendente sarà dichiarato esente.

Relativamente alle assunzioni a tempo determinato, se i Comuni trovano uno sponsor disposto a pagare gli stipendi, potranno effettuarle tramite concorso pubblico entro i limiti stabiliti dalla legge. Per quanto riguarda le pensioni, invece, c'è la possibilità di accedere a quota 41 per i lavoratori precoci e Ape social anche per quei soggetti che abbiano subito un interruzione, durante il periodo di attività gravose, non superiore a dodici mesi.