Continua ad essere il tema della riforma Pensioni 2017 l'argomento più caldo e di attualità nel nostro territorio e in particolare negli ultimi giorni si parla più che mai di pensione anticipata, tra Ape social e quota 41. Se come abbiamo detto ieri, non tutti i disoccupati potranno beneficiare del nuovo sussidio di assistenza, per quanto riguarda la data di avvio delle due misure non ci sono molti dubbi. L'avvio, infatti, è fissato per l'1 maggio 2017. Ma siamo sicuri che tutto ciò avverrà veramente? Ecco le ultime novità a riguardo.

Ape social e quota 41: ritardo sull'avvio?

La pensione anticipata (qui la proposta di legge di Marialuisa Gnecchi), sarà permessa a molti lavoratori proprio tramite questi due interventi. Ma il problema principale è legato essenzialmente al tempo. Già, perché il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha, al momento, firmato soltanto il decreto attuativo relativo all'Ape social. Prima di entrare in vigore, questo dovrà essere sottoposto al vaglio del Consiglio di Stato e solo successivamente ci sarà la pubblicazione su Gazzetta Ufficiale. Ma mancano meno di dieci giorni alla fine del mese e di conseguenza il rischio di vedere slittare l'avvio dell'Ape social, così come della cosiddetta quota 41, è molto alto.

Pensione anticipata: i requisiti della quota 41

Alla quota 41 possono accedere i lavoratori precoci che presentano i requisiti richiesti dalla legge, ovvero: 41 anni di contribuzione senza alcun limite di età ma con dodici mesi di lavoro effettivo prima del diciannovesimo anno di età. Secondo la recente riforma delle pensioni, alla quota 41 possono accedere i lavoratori privati e pubblici.

L'intervento è rivolto a soggetti autonomi in stato di disoccupazione a causa di licenziamento, a chi ha un'invalidità maggiore al 74%, a chi fa da assistente ad un disabile e a coloro i quali svolgono attività lavorative gravose.

I requisiti per l'Ape social

Per poter produrre domanda per l'Ape social è necessario avere 63 anni d'età e almeno 30 anni di contribuzione.

E' essenziale, inoltre, che l'interessato non percepisca la prestazione della disoccupazione. Non può fare richiesta chi ha perso il lavoro per licenziamento per giusta causa o dimissioni senza giustificato motivo, al contrario della risoluzione consensuale ma se c'è un giustificato motivo oggettivo. Possono richiedere l'Ape social anche coloro i quali hanno un'invalidità pari o superiore al 74% e coloro i quali assistono un familiare invalido. Anche i lavoratori che svolgono attività usuranti da almeno sei mesi possono farne richiesta.

Se sui requisiti sembra oramai veramente tutto chiaro, quello che è meno limpido è quando sarà avviata questa pensione anticipata tramite Ape social e quota 41. Non ci resta che attendere ulteriori novità a riguardo.