Nella rubrica di oggi sulle Pensioni precoci le ultime novità da governo e Inps. Ape social e Quota 41 continuano a tenere banco nel campo previdenziale. Introdotta per precoci e Ape social una franchigia di 12 mesi per arrivare a sei anni di contribuzione continuativa in caso di lavoro gravoso. Il provvedimento è contenuto all'interno della cosiddetta 'Manovra bis' che è servita a distribuire 3,4 miliardi di euro in vari campi. Si attende nella giornata di mercoledì 26 aprile 2017 l'approvazione definitiva in parlamento. La fase due entra nel vivo, vediamo i dettagli.

Notizie pensioni, ultime novità 2017

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 24 aprile 2017, via ai correttivi sulle pensioni per Ape social e Quota 41 con una franchigia di 12 mesi. Il provvedimento, include in Ape social e Quota 41 i lavoratori dipendenti che svolgono da almeno sei anni continuativi lavori gravosi. Dal prossimo 1 maggio e fino al 30 giugno potranno richiedere l'accesso all'uscita anticipata interamente coperta dal governo. Requisiti per l'Ape sono i 63 anni anagrafici e 36 di contributi oppure uscire anticipatamente una volta raggiunti i 41 anni di contribuzione. Quest'ultima possibilità è fattibile solo se entro il compimento dei 19 anni si possono far valere almeno 12 mesi di lavoro.

Manovra bis del governo

La ricerca dei sei anni di lavori gravosi viene effettuata nei sette anni antecedenti la data di decorrenza Ape social. Stesso discorso per quanto riguarda il pensionamento anticipato per i precoci con la Quota 41. In pratica se negli ultimi sette anni il lavoratore ha lavorato per almeno sei in maniera continuativa ha diritto all'accesso.

Però l'attività di lavoro gravoso deve risultare svolta anche al momento della decorrenza di Ape o Quota 41. Dopo l'ufficialità dell'Ape social, si attende ora un nuovo decreto sulle pensioni dal presidente del consiglio Paolo Gentiloni nei confronti dei lavoratori precoci.

Ape social al via, volontaria no

Per le pensioni ulteriori novità, dal primo maggio parte l'Ape social entro il 30 giugno.

Sono stati creati degli scaglioni che permettono di richiedere fino al 90% in anticipo fino a 12 mesi per arrivare al 75% fino a 44 mesi prima. Mentre per quanto concerne l'Ape volontaria, quella cioè anticipata dalla banca al pensionato non ci sono nuovi aggiornamenti. Le ultime novità riguardano l'inps che è al centro di un fitto scambio d'informazioni con gli istituti di credito ed il governo intento a vigilare. Nuovi scenari potrebbero verificarsi dopo l'approvazione della Manovra bis in parlamento.