Nel corso degli ultimi articoli pubblicati all'interno della nostra rubrica "Parola ai Comitati" abbiamo riportato i nuovi aggiornamenti disponibili sull'APE sociale e sulla quota 41 per i lavoratori precoci. Oggi torniamo ad occuparci di una misura alternativa e dai criteri di accesso semplificati, ovvero del c.d. anticipo pensionistico volontario. Il provvedimento, interamente a carico del lavoratore, doveva risultare disponibile come libera scelta assieme alle altre misure previste in LdB2017 e pertanto a partire dal prossimo 1° maggio; ma i tecnici del Governo hanno evidenziato l'impossibilità di riuscire a rispettare le tempistiche, prospettando uno slittamento di almeno due settimane.

Lo strumento di uscita volontaria sarà quindi disponibile in un secondo momento e comunque non prima del 15 maggio, un lasso di tempo che servirà a completare i regolamenti applicativi e la piattaforma digitale di supporto in grado di mettere in collegamento il lavoratore, l'Inps, le banche e gli istituti assicurativi che parteciperanno di concerto all'operazione.

Pensioni anticipate e APE volontaria: lo schema di funzionamento della misura

Il meccanismo di funzionamento dell'APE di mercato non è semplice e rappresenta in un certo senso una sfida del tutto nuova sia per gli attori pubblici che per quelli privati. Le regole di acceso richiedono al lavoratore di aver maturato almeno 63 anni di età e 20 di contribuzione, oltre ad un valore del futuro assegno non inferiore ad 1,4 volte il minimo Inps (circa 702 € mensili).

Per chi avrà i requisiti, si aprirà la possibilità di anticipare l'uscita dal lavoro per un periodo massimo di 3 anni e 7 mesi, tramite la sottoscrizione di un prestito pensionistico ventennale rispettivamente del 75% se mancano più di 3 anni dalla quiescenza, dell'80% se si risulta in un periodo tra i 3 ed i 2 anni dalla pensione, dell'85% se si è compresi tra i 2 anni ed i 12 mesi ed infine del 90% se il periodo è inferiore ad un anno.

Il costo complessivo del prestito dovrebbe essere attorno al 5% (comprensivo di assicurazione contro la premorienza e della tutela data dal fondo di garanzia copartecipato da Inps e Mef). La metà della quota interessi versata sarà inoltre detraibile fiscalmente anno per anno dalla dichiarazione dei redditi. Le regole dell'APE volontaria sono strettamente connesse anche all'anticipo privato dei fondi pensione (RITA), visto che per poter effettuare la domanda sarà necessario farsi certificare dall'Inps i medesimi criteri, pur senza obbligatorietà di procedere con entrambe le misure contemporaneamente.

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