Le ultime novità sulle pensioni al 24 aprile 2017 ruotano intorno alle notizie che negli ultimi giorni stanno provenendo sulle uscite anticipate e sui precoci: i tempi si stanno eccessivamente allungando, il Governo ha firmato unicamente il DPCM relativo all'Ape social e i lavoratori restano, dunque, in attesa di notizie sulla quota 41 e sull'APE volontario. La Cgil nel contempo lancia l'allarme le misure, dice, sono appese ad un filo. Sebbene arrivino rassicurazioni dal ministero del lavoro, allo stato attuale intorno ai decreti relativi alla pensione anticipata restano molte nubi.

Il rischio fa presente Fulvia Colombini dell'Inca Cgil e che ci si appresti ad andare incontro ad una corsa ad ostacoli, le notizie aggiornate.

Novità pensioni precoci e anticipate: l'attesa continua

Negli ultimi giorni l'unico decreto varato dal Governo è stato quello relativo all'Ape sociale, il sussidio di accompagnamento alla pensione per coloro che hanno più di 63 anni e versano in condizione oggettiva di difficoltà. Il DPCM è attualmente all'esame del Consiglio di Stato, procedura questa che anticipa il definitivo passaggio in Gazzetta Ufficiale, che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. Al momento restano appese ad un filo le misure concernenti i lavoratori precoci, che continuano a lottare per la quota 41 per tutti senza se e ma, e l'APE volontario, per entrambe le misure ai lavoratori non resta che attendere i successivi sviluppi.

La situazione non è comunque più semplice per l'APE social in quanto fa presente Fulvia Colombini, il decreto non essendo ancora uscito in Gazzetta Ufficiale non consente all'Inps di emettere le circolari operative né tanto meno di attivare la procedura online.

La Colombini, del collegio di presidenza dell'Inca-Cgil, ha dunque fatto presente, lanciando l'allarme sulle tempistiche 'comode' del Governo: “Certo è che se ci fossero dei ritardi non sarebbero ascrivibili al sistema del patronato, bensì a ministero e governo" Poi ha precisato che la strada verso la pensione anticipata sarà irta di ostacoli in quanto " Da un lato vi sono le numerose categorie che potrebbero averne il diritto, dall'altro i soli 300 milioni contingentati dal governo, che potrebbero rendere questa una corsa a ostacoli”.

Pensioni anticipate 2017, chi potrà accedervi?

L'unica nota positiva al riguardo da parte dell'esecutivo è l'approvazione della cosiddetta franchigia di 12 mesi nella determinazione dei sei anni di continuità in lavori gravosi. Questa variazione dovrebbe permettere la non penalizzazione di quanti hanno avuto periodi di disoccupazione o discontinuità lavorativa negli ultimi sei anni, tale modifica dovrebbe tutelare in primis gli edili che avevano lamentato l'eccessiva rigidità del paletto temporale sui lavori gravosi che delimitava l'accesso alla pensione anticipata.

Per quanto concerne la presentazione delle domande, queste dovranno essere presentate dal 1 maggio al 30 giugno prossimi, anche se, il riconoscimento dei benefici, per coloro che saranno inclusi, slitteranno alla fine della procedura di monitoraggio che svolgerà l'Inps entro il mese di settembre/ottobre.

Inoltre non saranno accolte le istanze di APe sociale né per i lavoratori autonomi che hanno chiuso l'attività commerciale né per i dipendenti che si sono ritrovati disoccupati a causa della scadenza di un contratto a termine. Nel frattempo proprio allo scopo di fronteggiare tali ingiustizie e gli eccessivi paletti per l'accesso alla pensione anticipata imposti dal Governo i lavoratori precoci scenderanno nuovamente in piazza a Roma il prossimo 11 maggio. La speranza, ultima a morire, è che l'esecutivo possa udire le loro rimostranze e prenderne atto agendo sulla riforma Pensioni.