Le novità al 27 aprile 2017 su Pensioni anticipate e su lavoratori precoci dicono che, ad oggi, il rischio di uno slittamento rispetto alla data del 1° maggio è ipotesi più che concreta. Mancano ancora i decreti attuativi per Ape volontario e quota 41 per precoci mentre l'unico decreto ad essere stato varato è quello relativo all'Ape sociale che, però, non ha ancora trovato pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Tutto questo lascia quindi pensare che risulterà estremamente complicato rispettare i tempi previsti dalla Legge di Bilancio 2017 per far partire le misure previdenziali entro il primo maggio 2017.

Nell'attesa che il prossimo 4 maggio il Governo dia il via alla Fase 2 della riforma delle pensioni, al momento la situazione resta decisamente caotica.

Lavoratori precoci, manifestazione a Roma

La discussione sulle pensioni precoci resta aperta e per mettere il fiato sul collo al Governo le organizzazioni sindacali, in sinergia con i tantissimi iscritti al gruppo 'Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', hanno organizzato una manifestazione a Roma il prossimo 11 maggio. La voce dei sindacati e dei lavoratori si farà sentire in piazza Montecitorio e per favorire una presenza massiccia sono stati organizzati pullman, messi gratuitamente a disposizione dalle stesse sigle sindacali, da diverse regioni d'Italia.

All'interno dello stesso gruppo di lavoro, sono stati individuati dei referenti territoriali con i quali mettersi in contatto per comunicare la propria partecipazione e prenotare posti per il viaggio. I referenti, al momento, riguardano le regioni:

  • Lombardia
  • Liguria
  • Veneto
  • Emilia Romagna
  • Marche e Abruzzo
  • Puglia
  • Sicilia
  • Toscana
  • Sardegna
  • Friuli Venezia Giulia

Si starebbe organizzando, intanto, un altro pullman che partendo dalla Calabria farebbe tappa in Campania prima di raggiungere Montecitorio, sede appunto della manifestazione finalizzata a far sentire la voce dei lavoratori sulla riforma delle pensioni che tarda a decollare.

Ultime novità al 27 aprile 2017 su pensioni precoci

Mentre ci si batte per riconoscere Quota 41 a tutti, dalle elezioni in Francia arrivano spunti importanti ai quali si è immediatamente collegato lo stesso Salvini. Marine Le Pen, infatti, da un lato intende portare l'età pensionabile a 60 anni e dall'altro vuole prevedere l'uscita dal lavoro con appena 40 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica.

A cogliere la palla al balzo è stato appunto Salvini che ha rilanciato le proposte della Lega Nord sulle pensioni: questa ipotesi andrebbe a mutare drasticamente gli scenari in quanto attualmente l'età pensionabile è fissata a 66 anni e 7 mesi e, in compenso, prevederebbe ulteriori vantaggi rispetto ai requisiti richiesti per Quota 41. Al momento si tratta però di 'chiacchiere', soltanto dal 4 maggio il Governo e i sindacati daranno il via alla Fase 2 della riforma previdenziale durante la quale si discuterà probabilmente anche dell'ipotesi del riscatto gratuito degli anni universitari mentre, come anticipato nei paragrafi precedenti, si attendono ancora i decreti attuativi sia per l'Ape volontario che per i lavoratori precoci. L'unico varato, quello sull'Ape sociale, non ha ancora trovato pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.