Le ultimissime notizie sulle Pensioni precoci giungono in parte dal web ed in parte nascono dalle considerazioni sul rilancio della quota 100 da parte di Salvini, i lavoratori in attesa della pubblicazione dei decreti in Gazzetta Ufficiale si confrontano sulle nuove proposte e sul male che sarebbe meno indolore per loro. I lavoratori precoci, ossia coloro che hanno alle spalle già un anno di contributi anche non continuativo prima dei 19 anni, ambiscono ad accedere alla pensione sulla base dei 41 anni di lavoro effettuati, indipendentemente dall'età anagrafica del richiedente.

Al momento questa opzione, contenuta anche nel Ddl 857 di Damiano, per questioni economiche, non pare realizzabile, da qui il confronto in vista delle prossime manifestazioni in piazza.

Novità pensioni precoci, quota 41 o quota 100?

Resta acceso il dibattito previdenziale sulla riforma pensioni, i decreti attuativi firmati da Gentiloni non hanno ancora visto la luce in Gazzetta Ufficiale e dunque restano non chiare per diversi precoci le caratteristiche utili per poter accedere alle Quota 41 parziale. Per questa ragione l'11 maggio a Roma e il prossimo 1 maggio nelle varie piazze di Italia i precoci torneranno a scendere in piazza per manifestare tutto il loro disappunto su quella che non considerano una degna riforma delle pensioni.

Il loro motto continua ad essere quota 41 per tutti senza se e ma, limitare la quiescenza solo a determinate categorie non può essere considerata la soluzione idonea ad una platea di lavoratori che da tempo si batte per ottenere il diritto pensionistico dopo 41 anni di servizio. Matteo Salvini pochi giorni fa intervistato da Floris, nella trasmissione Di Martedì, ha ben spiegato come sposi la causa dei precoci.

Poter andare in pensione dopo 40 anni di lavoro sarebbe davvero il minimo. Per questa ragione ha sottolineato sarebbe fondamentale abolire la Legge Fornero o quanto meno consentire l'uscita con la quota 100. Ossia con almeno 40 anni di contributi o 60 d'età. I precoci si stanno interrogando su questa opzione, per alcuni ancora meno realizzabile, visto che mancano le risorse per quota 41, figurarsi per un'eventuale quota 40.

Per altri non chiara perché se fosse necessario garantire l'età minima dei 60 anni allora diverrebbe peggiorativa ancor più della Riforma Fornero, in quanto il problema dei precoci resta l'età anagrafica generalmente ben al di sotto dei 60 anni. Le specifiche di Salvini.

Salvini e la sostenibilità della pensione a quota 100 per precoci e non solo

Salvini, incalzato dalle domande di Floris, ha spiegato come sarebbe giusto e doveroso concedere la pensione a coloro che hanno già versato 40 anni di contributi, una proposta dunque ancor migliorativa rispetto alla quota 41 a cui ambiscono i lavoratori precoci, che scenderanno nuovamente in piazza a Montecitorio l'11 maggio con una manifestazione presidio ed il prossimo 1 maggio, in varie piazze, in occasione della festa dei lavoratori.

Il Leader della Lega ha divagato invece sull'idea di abbassare l'età pensionabile a 60 anni, dato che lo stesso presentatore ha posto il problema dell'eventuale sostenibilità finanziaria di una tale proposta. Per Salvini però sarebbero proprio i giovani a risolvere la questione. Di fatto sostiene che l’aumento dell’occupazione giovanile farebbe aumentare i contributi, garantendo così le risorse necessarie a pagare le pensioni. Voi cosa ne pensate della quota 100?