Tutto pronto, o quasi, per il via all'anticipo pensionistico. Dal 1° maggio dovrebbe partire l'attivazione di Ape, la nuova misura che introduce la flessibilità pensionistica, anche se si è ancora in attesa dei decreti attuativi. A confermare lo stato di attesa e, contemporaneamente, l'imminente partenza, è Tito Boeri, presidente dell'Inps, presente due giorni fa a Roma, dove si è tenuto l'incontro "Il welfare dei millenial", giunto alla sua seconda edizione, organizzato da Obiettivo Italia. Per il numero uno dell'istituto della previdenza italiana, sarebbe questione di giorni.

Indiscrezioni riferiscono che il via libera ai decreti potrebbe avvenire questo fine settimana. Rumors non confermati però da fonti ufficiali.

Pensioni giovani, la posizione di Boeri

Nel corso del suo intervento all'incontro "Il welfare dei millenial", Tito Boeri ha fatto il punto sui decreti attuativi e sulle tempistiche dell'Ape. I primi non sono ancora pronti, mentre lo "start" dell'anticipo pensionistico non sembra essere in discussione, restando fissato al 1° maggio. Il professore della Bocconi ha inoltre sottolineato come il proprio istituto, l'Inps, ha fatto tutto quello che doveva fare: applicativi e simulatore sono pronti. Il problema, ha spiegato Boeri, è che senza i decreti attuativi l'organismo da lui presieduto non può operare.

Il tema delle Pensioni dei giovani sembra stia particolarmente a cuore all'economista italiano. Dopo averne discusso già nelle settimane precedenti, Tito Boeri ha espresso la propria opinione circa quanto emerso dalla fase interlocutoria dei nuovi incontri tra sindacati e governo, nella figura del ministro del Lavoro Poletti, sulle misure da adottare per i giovani in materia previdenziale.

Di fatto, Boeri ha bocciato la pensione minima attualmente sul tavolo del confronto tra Ministero del Lavoro e i rappresentanti delle sigle sindacali.

"Non va nella loro direzione", ha spiegato il professore, ricordando anche l'altro errore, secondo il suo parere, compiuto dall'esecutivo, l'aumento e l'estensione della quattordicesima, che da luglio farà sì che i pensionati ricevano un assegno previdenziale più pesante rispetto agli anni passati.

Tutto ciò, secondo Tito Boeri, ha portato ad un'ulteriore frattura tra le generazioni future e quella dei pensionati di oggi.

Per avere ulteriori aggiornamenti sulle pensioni dei giovani e per conoscere la data in cui il governo presenterà ufficialmente i decreti attuativi, sbloccando così l'Ape, continuate a seguirci.