Prosegue la riforma delle pensioni voluta dall'ex primo ministro Matteo Renzi, vediamo in dettaglio le ultime novità che riguardano questo settore della previdenza sociale. Pensioni e quattordicesima ai pensionati: sul sito ufficiale dell'Inps c'è il comunicato che riguarda le novità su queso tema. Nel 2017 la quattordicesima sarà estesa anche ai pensionati con un reddito compreso tra 1.5 e 2 volte quello minimo. Chi richiede l'APE avrà un taglio minimo di 150 euro con rimborso della rata diretta entro 180 giorni.

La riforma pensionistica passa anche attravreso il nuovo DPCM sull'Ape che debutterà a pieno regime nelle prossime settimane, forse giugno sarà la partenza ufficiale.

C'è ora fermento per capire quali potrebbero essere le convenzioni con il sistema bancario. L'Ape verrà restituito in 260 rate dall'Inps, quindi parliamo di ben 20 anni. L'istituto nazionale di previdenza sociale effettuerà una trattenuta ad ogni pagamento pensionistico, non escludendo purtroppo nemmeno la tredicesima e la quattordicesima per chi ne usufruisce.

L'importo da pagare ogni mese verrà calcolato solo per il reddito derivante dalla pensione, includendo quindi irpef e addizionali regionali ma escludendo le tasse comunali. Si applicheranno al momento del calcolo anche le detrazioni fiscali sui familiari a carico. Passiamo ora all'importo che potrebbe essere riscosso in anticipo, secondo alcune indiscrezioni si tratterebbe del 75%, quindi un minimo di almeno 150 euro.Come dicevamo questa misura non entrerà in vigore prima di giugno a causa di alcuni ritardi nell'attuazione delle convenzioni con il sistema bancario e quello postale, di fatto facendone cosi slittare la partenza ufficiale.

Ricordiamo che questa riforma riguarderà i dipendenti del settore pubblico, lavoratori dipendenti, artigiani. Come ben sappiamo, i laboratori di cui abbiamo parlato sopra, dovranno avere almeno 63 anni di età e venti anni di contributi versati per l'Ape volontaria. Indennità di mobilita prima di ape social, questa un'altra novità nel piano di riforme attuato dal governo.

Prosegue quindi senza sosta da parte del governo la riforma delle pensioni e del sistema contributivo italiano, l'obiettivo è quello di allinearsi a tutti i paesi europei più sviluppati ed adeguare le pensioni all'aspettativa della vita che cresce sempre di più.