Stavolta nessun rinvio: è stato confermato per oggi (giovedì 6 aprile) l'inizio del confronto tra il Governo Gentiloni e i sindacati sulla seconda fase della riforma Pensioni che dovrà guardare con particolare attenzione e giovani e donne. L'incontro tra il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti e i leader della organizzazioni sindacali più rappresentative - Susanna Camusso (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil) - è in programma alle ore 17.30 nella sedere del ministero.

Pensioni, riprende confronto tra l'esecutivo e i sindacati

Nel comunicato stampa diffuso dallo stesso ministero del Lavoro all'ordine del giorno figura le questioni previdenziali che dovranno essere affrontate con la seconda fase di riforma pensioni, come previsto nel verbale d'intesa sottoscritto tra Governo Renzi e sindacati a conclusione del primo tavolo di confronto che ha poi dato vita alle misure pensionistiche previste nella legge di Bilancio 2017 ma che ancora stentano a decollare. Come l'Anticipo pensionistico (sociale e volontario) e i benefici (la Quota 41 ma non per tutti) per i lavoratori precoci: infatti ancora si attendono i decreti attuativi che adesso sono all'esame del Consiglio di Stato, come ha spiegato ieri in un'intervista a Il Sole 24 Ore il consulente economico di Palazzo Chigi Marco Leonardi.

Particolare attenzione sarà rivolta ai giovani e alle donne

Durante la riunione di oggi il ministro Poletti probabilmente fornirà ai sindacati le ultime notizie ufficiali relative ai decreti attuativi della pria fase di riforma pensioni. Ma l'incontro di oggi, in particolar modo, sarà dedicato al futuro previdenziale dei giovani, come ha annunciato ieri il ministro del Lavoro interpellato dai cronisti a Montecitorio.

L'esponente del governo non ha fornito informazioni sui decreti per l'Anticipo pensionistico dei quali probabilmente riferirà oggi durante il confronto con i sindacati. Intanto, alla vigilia dell'incontro tra governo e sindacati, c'è chi chiede al Governo Gentiloni di prorogare almeno fino al 2018 il regime sperimentale di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici.

Due interrogazioni parlamentari sono state presentate in tal senso al ministro Poletti, una a prima firma della senatrice Erica D'Adda (Partito democratico) l'altra a prima firma della senatrice Nunzia Catalfo (Movimento 5 stelle).