Si registrano nuove dichiarazioni sulla quattordicesima mensilità da parte del Segretario Generale Spi-Cgil Ivan Pedretti, dopo che il sindacato ha pubblicato negli scorsi giorni una nota di approfondimento. "A luglio arriva la quattordicesima: chi già la riceverà l'avrà maggiorata del 30%", spiega il sindacalista, ricordando che "per la prima volta la riceveranno anche tutti quelli che arrivano fino a 1000 euro al mese". Si tratta perlopiù di "ex operai, che hanno lavorato una vita". Per il rappresentante dei pensionati, il risultato è "uno dei frutti del confronto" con il Governo, che ha avuto luogo negli scorsi mesi e per il quale la Cgil ha portato avanti le proprie rivendicazioni, conquistando un importante diritto aggiuntivo per milioni di persone.

Sulla vicenda è arrivata negli scorsi giorni anche una comunicazione dall'Inps, attraverso il nuovo messaggio n. 1366 pubblicato alla fine di marzo. Vediamone insieme il contenuto riprendendo al contempo la nota esplicativa diramata dal Dipartimento previdenza della Cgil.

Cosa cambierà con la nuova quattordicesima mensilità

Partiamo prima di tutto dal definire cosa cambierà con l'arrivo della nuova 14ma mensilità, prevista da luglio 2017. Si tratta di una prestazione erogata in favore dei pensionati che ricevono un assegno previdenziale a partire dal 64mo anno di età e che risultano compresi all'interno di specifiche fasce di reddito.

Lo scopo è infatti quello di tutelare chi possiede introiti mensili medio - bassi, pertanto il diritto si matura a condizione di rientrare nei parametri decisi dal legislatore. L'importo verrà erogato in maniera fissa e la somma risulterà ininfluente rispetto al reddito imponibile ai fini fiscali.

Le fasce di reddito che rientrano nella 14ma

Per quanto riguarda i criteri applicativi, questi dipendono sia dal tipo di gestione che dalla fascia di reddito. In particolare, distinguiamo i titolari di pensione e redditi non superiori ad 1,5 volte il trattamento minimo da chi invece possiede il parametro tra 1,5 e 2 volte il minimo.

Nel primo caso, per gli ex lavoratori dipendenti fino a 15 anni di versamenti e per gli autonomi fino a 18 anni l'importo sarà di 437 € per redditi fino a 9786,86 ed a 336 € fino a 13049,14 €. La seconda fascia va fino ai 25 anni della gestione dipendenti ed i 28 della gestione autonomi, mentre gli importi degli assegni saranno rispettivamente (sulla base dei due scaglioni precedenti di reddito) di 546 € e di 420 €. Infine, per gli ex dipendenti oltre i 25 anni di contribuzione e gli ex autonomi oltre i 28 abbiamo 655 € per la prima fascia di reddito e 504 € per la seconda. I pagamenti saranno effettuati (in via provvisoria e sulla base dei redditi presunti) nel mese di luglio per chi ha già maturato il requisito anagrafico ed a dicembre per chi lo maturerà nel secondo semestre dell'anno.

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