Il nuovo assegno di garanzia in discussione nella FASE 2 del confronto tra Governo e Sindacati potrebbe diventare realtà all'interno della prossima legge di bilancio 2018, in chiusura alla fine di quest'anno. È questo il perimetro temporale più logico per l'introduzione della misura destinata ad offrire maggiori tutele di legge in favore di tutti quei lavoratori che hanno cominciato ad effettuare versamenti Inps nel sistema contributivo puro. Si tratta quindi, nella maggioranza dei casi, di giovani lavoratori che hanno iniziato a versare dal 1996 e che si troveranno ad affrontare una carriera discontinua (caratterizzata da numerosi cambi di impiego intervallati da periodi di disoccupazione).

Gli stessi, successivamente, dovranno far fronte ad un assegno che alle regole attuali verrà calcolato interamente sulla base dell'effettivo montante accumulato. Una situazione che se si protrarrà senza nuovi correttivi, rischia di essere ancora più penalizzante per chi ha vissuto maggiori difficoltà lavorative. La soluzione allo studio è quindi quella di fornire una pensione di garanzia al raggiungimento di specifici requisiti minimi, a cui andrà aggiunta l'integrazione della rendita fornita dal calcolo contributivo. Vediamo insieme in che modo potrebbe funzionare il nuovo sistema nel nostro ultimo articolo di approfondimento.

Pensioni dei giovani e assegno di garanzia: il meccanismo di funzionamento

Stante quanto abbiamo appena esposto, il nuovo sistema di calcolo dell'assegno allo studio dei tecnici dovrebbe prevedere uno zoccolo duro formato da un assegno di garanzia, che verrebbe calcolato in base all'anzianità contributiva del lavoratore. Le ultime indiscrezioni parlano di un importo simile a quello offerto con l'adeguamento al minimo presente nel calcolo misto, pertanto si tratterebbe di una base di partenza di circa 500 € al mese.

La quota aggiuntiva data dal calcolo contributivo dovrebbe quindi far crescere l'importo totale in modo sufficiente da costituire un emolumento in linea con il costo della vita. Se ad esempio corrispondesse a 700 €, l'assegno complessivo potrebbe raggiungere le 1200 € (500 € di garanzia più 700 € di contributivo).

La nuova pensione sarà legata al reddito ISEE dei futuri pensionati?

Tra le condizioni allo studio per l'ottenimento della garanzia, vi sarebbe anche la verifica della situazione reddituale e patrimoniale complessiva del futuro pensionato, che sarebbe valutata tramite lo strumento dell'ISEE. In questo modo, si potrebbero indirizzare le risorse stanziate per il nuovo assegno di garanzia verso quelle specifiche fasce della popolazione che necessitano di un sostegno in età avanzata, evitando quindi di elargire gli assegni "a pioggia".

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