L’abolizione dei voucher, a partire dal prossimo 1 gennaio 2018 resterà affidata al contratto a chiamata o al cosiddetto contratto a intermittenza, introdotto già dal 2003 e modificato successivamente con il Jobs Act. Un risultato importante secondo la segretaria della CGIL Camusso che prospetta per il futuro la "Carta dei diritti universali del Lavoro" e il ritorno ad una maggiore responsabilità negli appalti di lavoro.

Rimborso voucher non utilizzati: le procedure dell’Inps

L’Inps ha precisato che i voucher lavoro sono esclusivamente quelli con procedure terminate entro il 17 marzo e diversamente, si potrà ottenere il rimborso dei buoni non utilizzati direttamente dall’Inps.

l’istituto di previdenza ha precisato che il rimborso dei voucher cartacei è possibile richiederlo seguendo delle precise scadenze stabilite. Infatti sarà possibile effettuare il relativo rimborso per quelli postali entro 24 mesi, invece per quelli distribuiti dai tabaccai e dalle banche popolari sarà possibile entro 12 mesi. I voucher telematici invece non potranno essere utilizzati se il loro versamento è avvenuto dopo il 17 marzo e anche in questo caso è previsto il loro rimborso, attraverso specifico applicativo informatico per il quale l’Inps ha annunciato un provvedimento successivo nel quale saranno rese note procedure più dettagliate. I voucher lavoro sono stati aboliti dal recente decreto 25/2017, che ha eliminato il loro utilizzo nel campo del lavoro accessorio.

La regola generale prevede che si possano utilizzare entro il 31 dicembre 2017 i buoni già acquistati entro lo scorso 17 marzo, data nella quale è entrato in vigore il decreto abrogativo, che ha determinato l’impossibilità di acquistare nuovi voucher e stabilito che quelli acquistati dopo quella data non sono già più validi.

Lavoro intermittente: come cambieranno le regole in futuro

Un'ipotesi in esame è quella di liberalizzare tendenzialmente il lavoro intermittente con il superamento degli attuali limiti di età fino a 24 anni e dai 55 anni in su e l’introduzione di una possibile disciplina costruita in modo più adeguato per il lavoro a breve durata che ne disponga la semplice iscrizione e comunicazione telematica, almeno un'ora prima, su una apposita piattaforma dell'Inps.

Per gli artigiani e le piccole imprese si ragionerà semplificando le comunicazioni telematiche, lavorando su un modello simile a quello applicato alla tracciabilità dei voucher lavoro. L'obiettivo è quello di introdurre una specifica e idonea normativa che identifichi un'adeguata vigilanza e responsabilità del committente con idonei accertamenti di condotte inadempienti.