Continua a tenere banco insistentemente il tanto discusso argomento dell'Ape social 2017, il nuovo provvedimento della riforma Pensioni per l'uscita anticipata che permette a determinati lavoratori di arrivare anticipatamente alla pensione. Dopo i tantissimi ritardi per quanto riguarda i decreti, però, finalmente è arrivata la buona notizia: i DPCM sono stati firmati dal presidente del Consiglio dei ministri. Detto ciò, come riportato da Il Sole 24 Ore, sono necessari ancora alcuni passaggi anche se ci sarà la possibilità di uscita anticipata anche per coloro i quali faranno domanda in ritardo.

Uscita anticipata con Ape social: ecco cosa manca

Va detto innanzitutto che il decreto per l'attuazione definitiva dell'Ape social 2017 deve essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dopodiché entrerà in vigore a partire dal giorno successivo. Ancor dopo, sarà l'Inps, attraverso una circolare che sarebbe già pronta e quindi pubblicata quasi immediatamente, a indicare le direttive operative per poter presentare finalmente la domanda. Va ribadito che per accedere all'Ape social è necessario un doppio passaggio: prima la richiesta all'Inps per la verifica dei requisiti e, successivamente, se la prima è andata a buon fine, si fa domanda per accedere alla prestazione vera e propria (qui per maggiori dettagli sulle modalità di presentazione della domanda).

Chiarimenti sulle due fasi per l'Ape social 2017

In sostanza, nella prima fase della domanda è necessario dimostrare di far parte di una delle categorie che possono beneficiare di tale prestazione: lo stato di disoccupazione, l'assistenza da almeno 6 mesi ad un familiare invalido, l'invalidità civile non inferiore al 74% oppure lo svolgere una attività lavorativa gravosa.

Tutti gli altri requisiti per l'uscita anticipata, invece, possono essere maturati anche in un secondo momento, ma sempre entro l'anno in cui si fa la domanda. Questi requisiti sono il raggiungimento dei 63 anni di età, dei 30 0 36 anni di contribuzione, dei 3 mesi dal momento in cui cessa l'assegno di disoccupazione o l'aver svolto negli ultimi 7 anni almeno 6 anni di lavori gravosi.

Ricordiamo, inoltre, che la prima domanda all'Inps potrà essere inviata anche dopo il 15 luglio, purché non si superi il termine ultimo del 30 novembre, anche se in questo caso la domanda per l'Ape social 2017, di cui ha recentemente parlato anche Cesare Damiano, verrà presa in considerazione soltanto se ci saranno risorse residue. Quelle entro il 15 luglio, invece, saranno accolte se ci saranno i requisiti necessari sopraelencati.

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