Continua ad esserci preoccupazione tra i lavoratori che attendono le nuove opzioni di flessibilità per uscire dal mondo del lavoro, previste nella scorsa legge di Bilancio. Per la pensione anticipata tramite l'APE infatti ci sono ancora ritardi, con i decreti attuativi che tardano ad arrivare, con il Governo che rimane in silenzio anche dopo le esternazioni dei sindacati che si sono dichiarati preoccupati per la situazione. Intanto continua la lotta dei lavoratori precoci che fanno sentire la loro voce tramite manifestazioni in piazza. Il sei maggio i quota 41 sono scesi in piazza e al loro fianco si è unito anch eil leader del M5S Di Battista.

Il prossimo step sarà la grande manifestazione organizzata per l'11 maggio a Roma.

Ultime notizie Pensione anticipata oggi 8 maggio: decreti sull'APE in arrivo?

Come abbiamo anticipato, le ultime notizie sulla pensione anticipata hanno fatto arrabbiare i lavoratori in attesa dei decreti attuativi per l'APE. Il ritardo inizia ad esser consistente, ma stando a quando ha detto il Governo, entro il 14 maggio dovrebbe arrivare a conclusione il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo all'APE social e alla quota 41 per alcuni precoci. L'attesa invece per l'APE volontaria e per i provvedimenti collegati come ad esempio l''APE aziendale e la RITA (rendita integrativa temporanea anticipata) sembra ancora più lunga e si rischia di scivolare alla fine del mese.

Pensioni precoci ultime novità oggi 8 maggio: Di Battista dalla parte dei quota 41

Intanto la lotta dei lavoratori precoci e di chi chiede quota 41 continua senza sosta. Sabato la manifestazione che si è tenuta ha portato visibilità ai lavoratori (apparsi sul Sole24 ore, sul Tg3 e su altri organi di informazione). Durante il presidio è intervenuto anche Di Battista, che dal palco con un megafono ha fatto un intervento a favore dei lavoratori precoci.

Durante il suo discorso ha detto che "Il problema è la sostituzione quotidiana della democrazia con una democrazia bancaria. Qui, un diritto sacrosanto come quello di andare in pensione anche prima dei 41 anni diventa l’occasione per un mutuo o un prestito in banca". Di Battista ha poi continuato spiegando che proposte alternative sul sistema pensionistico non passano tra Camera e Senato non per colpa del bicameralismo, ma perchè il Governo non è interessato a farlo.

Voi cosa ne pensate di queste parole sui precoci e sui quota 41? Siete d'accordo con il leader del cinque stelle? Fatecelo sapere, e per i prossimi aggiornamenti cliccate segui vicino al nome dell'autore dell'articolo.